Investimenti ESG, debutta BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028

In tema di investimenti ESG, la novità di Poste Italiane si chiama “BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028” il fondo comune di BancoPosta Fondi SGR rivolto ai risparmiatori che vogliono puntare alle potenzialità di crescita di settori economici collegati in vario modo alla tutela dell’ambiente, attraverso un investimento bilanciato, diversificato e sostenibile. Si tratta, infatti, di un fondo bilanciato obbligazionario con focus azionario su cinque settori che riguardano l’ambiente: lotta al cambiamento climatico, energia pulita, economia circolare, gestione sostenibile dell’acqua e salvaguardia degli oceani.

Come funziona il prodotto

Focus Ambiente Marzo 2028 funziona in modo molto semplice: combina gli investimenti obbligazionari (pari ad almeno il 50%) con la parte degli investimenti effettuati in strumenti azionari e flessibili, orientando la propria strategia verso strumenti che promuovono in particolare caratteristiche ambientali. Come partner per la gestione delegata del fondo Poste ha selezionato Anima Sgr che, oltre ad essere tra i più grandi asset manager del nostro Paese, adotta un approccio gestionale orientato all’investimento responsabile ed ha aderito nel 2018 ai Principles for Responsible Investment (Pri).

Investimenti ESG, in Italia vince il tema “ambiente”

Per la maggioranza degli italiani, negli investimenti finanziari, tra i fattori ESG (Environmental, Social, Governance) viene identificato soprattutto quello della tutela dell’ambiente. Lo hanno confermato le recenti indagini Censis-Assogestioni e Acri-Ipsos, dove per circa il 60% degli intervistati il criterio ambientale si conferma come il più importante, mentre solo il 20% indica il sociale con il restante 20% il parametro della governance societaria. Una percentuale, ancora più netta se analizziamo la prospettiva dei consulenti finanziari: per il 90,7% l’ambito ESG più attrattivo per la clientela è quello ambientale, fermo al 6,3% l’ambito sociale e al 3% la governance.

Verso la transizione ecologica

Ed è così anche per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si muove nella convinzione che la transizione ecologica può costituire un importante fattore di crescita della competitività nel nostro sistema produttivo e, allo stesso tempo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto e favorire la creazione di occupazione stabile.

Come ampliare la diffusione dei prodotti ESG

Dai recenti sondaggi sono emersi, in merito, alcuni buoni suggerimenti per l’industria del Risparmio Gestito: l’81,2% degli italiani è favorevole all’introduzione di agevolazioni e incentivi, per il 72,5% è strategico il ruolo della consulenza finanziaria nel promuovere gli investimenti sostenibili, mentre per il 75,7% dei consulenti finanziari serve una formazione ad hoc sui prodotti ESG per presentarli al meglio alla clientela. In conclusione, i due rapporti Censis e Acri dimostrano la buona consapevolezza degli italiani sull’importanza degli investimenti sostenibili, in grado cioè di arginare i costi dei cambiamenti ambientali e delle trasformazioni sociali, confermando la cautela degli investitori in un quadro di regole e azioni pubbliche in continua evoluzione che necessita di maggiore chiarezza.

Economia sostenibile e inclusiva

I dati rilevati dall’indagine confermano il ruolo centrale del risparmio per la costruzione di un’economia più sostenibile e inclusiva. Ed è proprio su questo risparmio che l’industria deve lavorare e concentrare i propri sforzi, soprattutto se guardiamo all’ingente liquidità detenuta dalle famiglie italiane, che rappresenta una risorsa a cui dare valore, nell’interesse sia dei risparmiatori, che del sistema economico del Paese.

Qui sopra, il video dedicato a BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028.