Bancoposta Fondi SGR: le tematiche ESG al centro delle strategie

L’edizione 2021 del Salone dello SRI, unico appuntamento in Italia dedicato al risparmio sostenibile e responsabile, ha ospitato il 16 novembre a Milano gli ESG Talks, una innovativa serie di dialoghi a due sul tema della relazione tra investitori e aziende, con al centro le tematiche ESG. Lo spazio conclusivo dell’evento ha visto l’intervento di Stefano Giuliani, Amministratore delegato di Bancoposta Fondi SGR. Giuliani ha sottolineato la crescita e i progressi che gli investimenti ESG stanno facendo registrare in Europa: “Se guardiamo i dati Morningstar, quindi a livello globale, siamo arrivati a circa quattro trilioni di dollari e, per una volta, tre quarti sono in Europa – ha spiegato – Quindi, l’Europa sta facendo molto meglio degli Stati Uniti, che sul tema ESG sembrano essere ancora piuttosto indietro”. Gli investimenti ESG sono ormai stabilmente al centro delle strategie di portafoglio adottate da Poste Italiane, come l’AD ha ricordato: Lato Mondoposte, anche noi stiamo crescendo: tutta la nuova produzione chiaramente è ESG compliant. Stiamo lavorando anche sull’asset base corrente per trasformare le attività che abbiamo in ESG compliant e, guardando il piano industriale da qui al 2024, contiamo di arrivare in zona 50 per cento”.

L’esempio del mercato italiano

L’Amministratore delegato di Bancoposta Fondi SGR, Stefano Giuliani, ha quindi sottolineato come quello degli ESG non sia un tema dedicato solo alle società di gestione di fondi e di finanza sostenibile: “Vale anche per gli emittenti. Pensiamo al mercato italiano, con lo sviluppo che c’è stato sulle piccole imprese quotate. La capacità del singolo emittente di dare input, sufficienti a noi per valutare gli aspetti ESG, è complessa perché servono persone e dati, sistemi e capacità di elaborazione, serve un processo di governance. Quindi è un tema di risorse, è un tema di struttura e la regolamentazione secondo me dovrà tararsi e fare uno sforzo molto importante. Per esempio, o per mettersi a un livello di equilibrio o discriminare nel modo giusto le differenti capacità che i singoli operatori – siano gestori siano singoli emittenti, in particolare corporate – saranno in grado di sviluppare”.

Qui sopra il servizio del TG Poste.