Da Ischia all’Alto Adige: il viaggio di Denise per Poste Italiane

Da Ischia alle montagne della Val d’Isarco, al confine con l’Austria, per un posto fisso con Poste Italiane. Il quotidiano bolzanino Alto Adige racconta la vicenda della portalettere Denise.

Figlia “d’arte” e bilingue

Il perché una napoletana sia finita a lavorare lassù lo spiega lei stessa: “Mio padre lavorava alle Poste ad Ischia – dice la trentaduenne – mia madre è di Berlino ed io sono bilingue. Fino a 4 anni e mezzo ho vissuto ad Ischia, poi fino ai 9 a Berlino. Ho imparato il tedesco fin da piccola essendo mia mamma tedesca. Quindi, sono ritornata a Ischia, ho concluso le scuole e frequentato l’Università a Napoli, mi sono laureata in Scienze politiche indirizzo relazioni internazionali”.

Dagli inizi ad Ischia fino in Alto Adige.

Gli inizi sono a Ischia, sulle orme del padre, come postina con un contratto a tempo determinato, poi l’invio del curriculum insieme al fratello, sfruttando il bilinguismo e ora eccola nella valle del fiume Isarco: “Da luglio 2021 ho iniziato a lavorare a Chiusa, con un contratto a tempo indeterminato”, spiega. In Alto Adige ha trovato anche l’amore: era il suo direttore, ma oggi è stato trasferito in una sede diversa e i due vivono a Bolzano.

Le differenze nel lavoro

Ischia e Chiusa sono ovviamente posti molto differenti e quindi è molto diverso anche il modo di svolgere il lavoro: “A Ischia si gira in motorino. Non ci sono le valli e le Dolomiti, ma si portano pacchi e lettere, mentre nella zona di Chiusa, per la maggiore vanno i giornali portati casa per casa, così come le raccomandate. A Ischia non si consegnano quotidiani in abbonamento, anzi, chi lo vuole il giornale o se lo compra o va a leggerlo nei bar”, spiega.

In auto ibrida

“Qui mi muovo con una vettura ibrida, perché noi postini arriviamo dappertutto, magari muniti di catene – aggiunge – In un giorno percorro 40 chilometri. La mia zona è Velturno, Lazfons e Chiusa, ma il punto più fuori mano si trova a Siusi, partendo da Castelrotto”

Il tedesco e il dialetto

Il bilinguismo di quelle zone è anche marcato da un forte dialetto suditirolese. Denise però non si spaventa: “Io parlo il tedesco alto, il cosiddetto ‘Hochdeutsch’, ma chiaramente mi adatto anche a capire il dialetto. D’altronde, la gente qui è cordiale ma parla rigorosamente in dialetto. Quando rispondo in Hochdeutsch ecco che, di solito stupite, le persone mi si rivolgono in tedesco standard”.

La stabilità con Poste Italiane

Ogni tanto torna nella sua Ischia, ma Denise ormai ha deciso di restare in Alto Adige: “Mi piace tantissimo l’Alto Adige, adoro le montagne e tutto quello che c’è in questo luogo. Qui ho trovato un lavoro stabile e gente calorosa e gentile nei miei confronti”.