Polis: 500 gli uffici postali del Veneto diventeranno “case della cittadinanza digitale”

Poste Italiane si prepara a guidare una vera e propria “rivoluzione digitale”, come la definisce l’ultimo numero del mensile La Piazza. Con il progetto Polis, infatti, Poste trasformerà gli uffici postali dei comuni con meno di 15 mila abitanti, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione.

La rivoluzione digitale in Veneto

Sono 500 gli uffici postali interessati dal progetto in Veneto, di questi, spiega l’articolo, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. La ristrutturazione degli uffici postali, si legge ancora, “non sarà innovativa sola dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche; nei nuovi ‘Uffici Polis’ saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancata da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta d’identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del prima codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visus delle planimetrie catastali, esenzione dal canone Rai, deleghe per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente”.

I nuovi uffici postali

I nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti in tutta Italia vedranno l’installazione di ATM Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Tramite Polis, spiega sempre il mensile, “saranno creati anche 250 ‘Spazi per l’Italia’, la rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno”.

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