Dalla posta pneumatica ai primi orologi digitali: i segreti del Palazzo delle Poste di Napoli

In piazza Matteotti una statua di bronzo a braccia aperte rappresentante la Vittoria accoglie tutti coloro che vogliono entrare nel palazzo delle Poste di Napoli. Palazzo Vaccaro è considerato uno dei capolavori dell’architettura del ‘900, con la sua monumentalità affidata alla purezza delle linee e alle armonie volumetriche.

Il palazzo delle Poste di Napoli: una costruzione “rivoluzionaria”

Maria De Stefano, dipendente di Poste Italiane e architetto, ha accompagnato il TG Poste in una visita in questo palazzo nel cuore di Napoli. De Stefano spiega che Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi, i due ideatori, “si sono messi in gioco” e hanno creato un edificio “rivoluzionario per il suo tempo”. I due infatti si sono occupati sia della sfera architettonica e urbanistica del restauro sia dell’arredo. Il palazzo è famoso per la sua bicromia, ottenuta nella parte scura con lastre di marmo di diorite di Baveno e in quella chiara realizzata con il marmo di Valle Strona. La parte più interessante della facciata “è il pilastro che bipartisce la vetrata centrale e che risulta essere un vero e proprio fulcro tra la città e l’edificio di Poste”. Sulla facciata è poi possibile ammirare anche uno dei primi esempi di orologi digitali.

La posta pneumatica

Al quarto piano dell’edificio si trova poi una teca dove sono custodite le tubazioni originali del palazzo, utilizzate per la posta pneumatica. “Il pilastro della facciata principale – spiega ancora De Stefano – è cavo ed è stato progettato proprio per inglobare al suo interno queste tubazioni”. Un sistema che “si dirama dalla Napoli sotterranea e che, dal piano orizzontale, passa al piano verticale per poi diramarsi all’interno dell’intero edificio”. Attraverso le tubazioni “dei bussolotti con comunicazioni urgenti venivano sparati, grazie all’aria compressa, a velocità molto intensa e arrivavano a destinazione”.

Uno scrigno di storia e cultura

Per Carlo Orefice, direttore della Filiale Napoli 1, “lavorare a Palazzo Vaccaro comporta tanto orgoglio. Si tratta di una delle chicche architettoniche del primo ’900 ed entrando al suo interno si respira immediatamente tanta storia e cultura, grazie anche ai personaggi storici che ci hanno lavorato”. Orefice sottolinea poi l’importanza della statua posta all’ingresso di palazzo Vaccaro che “con le sue braccia aperte rappresenta la vittoria e accoglie tutti i nostri clienti”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste