Anche nel mese di febbraio 2025 le dinamiche delle diverse funzioni di consumo che compongono l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) sono molto articolate, ulteriore sintomo delle difficoltà dei consumi d’instradarsi in un percorso di crescita. Tra le diverse funzioni di spesa le dinamiche più positive, nel confronto annuo, si confermano quelle relative ai beni e ai servizi per la comunicazione (+5,3 per cento). Permane in territorio positivo anche la domanda per gli alberghi e i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,3 per cento), segmento che continua a beneficiare del positivo apporto della componente estera della domanda. A febbraio, apprezzabili segnali di recupero hanno interessato i consumi di abbigliamento e calzature (+1,4 per cento), migliorando i non brillanti risultati dei saldi di gennaio. Sono i dati diffusi dall’Ufficio Studi di Confcommercio nella consueta Congiuntura mensile.
I singoli comparti
Tra le macro funzioni di consumo si confermano in negativo i consumi relativi ai beni ed i servizi per la mobilità (-5,9 per cento), i beni e i servizi ricreativi (-1,6 per cento) e i beni e i servizi per la casa (-1,3 per cento). Tornano in territorio negativo i beni e i servizi per la cura della persona (-0,8 per cento) e gli alimentari bevande e tabacchi (-0,6 per cento). I dati complessivi sottendono, come di consueto, andamenti articolati delle diverse funzioni di spesa incluse negli aggregati. A livello di singole voci di consumo permane la tendenza al miglioramento della domanda per i trasporti aerei (+7,1 per cento) e per i servizi ricreativi (2,9 per cento).
I settori in calo
Si acuisce, a febbraio, la crisi dell’automotive che segna, su base annua, un calo dell’11,2 per cento della domanda di auto nuove da parte delle persone fisiche e dei mobili e articoli d’arredamento (-1,2 per cento). Segnali di deterioramento si confermano anche per gli elettrodomestici (-2,2 per cento) e per i carburanti (-1,6 per cento).