Roma, 30 lug – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato, una compensazione di servizio pubblico di 171,74 milioni di euro concessa dall’Italia a Poste italiane per la distribuzione, a tariffe ridotte, della stampa e delle pubblicazioni di editori e di organizzazioni senza scopo di lucro nel periodo 2017-2019.
L’Italia, ricorda Bruxelles con un comunicato, ha affidato a Poste Italiane l’obbligo di fornire tale servizio di interesse economico generale, che mira a preservare e promuovere la pluralità dei media e la diversità di opinioni, applicando a editori e giornali tariffe ridotte per la distribuzione di determinate categorie di prodotti editoriali.
La Commissione ha valutato la misura ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico. Queste norme consentono agli Stati membri, nel rispetto di determinate condizioni, di erogare fondi a titolo di compensazione alle imprese incaricate di obblighi di servizio pubblico per i costi supplementari derivanti dalla fornitura di tale servizio.
La Commissione ha rilevato che il livello della compensazione non superava l’importo necessario per coprire il costo netto sostenuto da Poste Italiane per la prestazione del servizio. Di conseguenza, ha concluso che tale misura è compatibile con le norme europee in materia di aiuti di Stato, in quanto promuove un servizio di interesse economico generale e la pluralità dei media, senza falsare indebitamente la concorrenza. Di conseguenza, ha concluso che tale misura risulta proporzionata e non determina alcuna sovracompensazione.
Nel 2018 le autorità italiane hanno effettuato una consultazione pubblica per verificare se la protezione della distribuzione dei materiali editoriali in questione fosse percepita come un interesse pubblico. La consultazione, si legge, ha confermato l’importanza attribuita dagli utenti al servizio di interesse economico generale consistente nell’offerta di tariffe ridotte a editori e organizzazioni senza scopo di lucro.
La Commissione ha concluso che la misura italiana è compatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato, in quanto promuove un servizio di interesse economico generale e la pluralità dei media, senza falsare indebitamente la concorrenza.