Roma, 7 ott. – Le forniture Consip alla pubblica amministrazione “superano i controlli di qualità”. Nel primo semestre del 2019, afferma la Consip, “il monitoraggio della qualità delle forniture alle pubbliche amministrazioni, effettuato da un organismo di controllo terzo, ha dato esito ampiamente positivo, con la conformità al livello di servizio atteso di oltre il 90% delle iniziative esaminate e una diminuzione dei reclami del 41% rispetto al primo semestre 2018”.
La conformità del livello di servizio su oltre il 90% delle iniziative “è il risultato dell’esecuzione di 2.439 verifiche ispettive su ordini di fornitura relativi a 55 lotti di nove convenzioni (tra cui carburanti extrarete e gasolio da riscaldamento, gas naturale, stampanti, buoni pasto,) e due accordi quadro in ambito sanitario (per mammografi digitali e service dialisi)”.
Nello stesso periodo “risultano in netta diminuzione anche i reclami pervenuti direttamente o indirettamente alla Consip. Ne sono stati notificati solo 461 (-41% rispetto al primo semestre 2018), con un’incidenza pari ad appena lo 0,7% rispetto ai 63.767 contratti di fornitura del semestre”.
Quasi la metà dei reclami (205 casi) “si è concentrata su alcuni lotti della convenzione ‘Buoni pasto 8’, in merito alla quale sono stati segnalati problemi nella spendibilità dei buoni”. Dopo le segnalazioni la Consip “ha avviato le verifiche ispettive, il cui esito ha portato all’accertamento di inadempimenti da parte del fornitore e all’avvio del procedimento per l’applicazione delle penali”.
“I risultati del monitoraggio – sottolinea l’amministratore delegato Cristiano Cannarsa – evidenziano, anche nel primo semestre 2019, un trend fortemente positivo nella crescita della qualità del lavoro di Consip. Un livello di servizio, garantito oggi in oltre il 90% delle iniziative, e un tasso di reclamo, ridotto allo 0,7% del totale ordini, stanno a sottolineare l’impegno e la profonda attenzione che, anche attraverso un nuovo modello organizzativo interno e una grande spinta alla digitalizzazione, riserviamo alle amministrazioni”.
“Vogliamo confrontarci – aggiunge Cannarsa – con le più innovative forme di acquisto di cui dispongono oggi privati cittadini e imprese, per consentire alla pubblica amministrazione di competere, innovare e crescere nell’offerta di servizi ai cittadini”.