La fase post lockdown ha fatto segnare un deciso recupero delle richieste di credito da parte di famiglie e imprese, che sono tornate sui livelli pre emergenza Covid. Nello specifico, dopo gli incoraggianti dati rilevati nel mese di luglio, anche la rilevazione da parte di CRIF relativa alle istruttorie contribuite sul proprio sistema di informazioni creditizie nella prima settimana di agosto ha fatto registrare una performance positiva, rispettivamente con un +7% per le famiglie e un +15% per le imprese. In questo scenario, sicuramente in recupero ma ancora fortemente condizionato dalla perdurante incertezza causata dall’emergenza pandemica, famiglie e imprese non hanno però smesso di richiedere l’accesso alla moratoria varata dal Governo per sospendere il pagamento delle rate sui finanziamenti in essere. Relativamente al comparto business, la dinamica registrata da CRIF circa le richieste di moratorie sui finanziamenti rateali contribuite in EURISC, il principale Sistema di Informazioni Creditizie attivo in Italia, fa emergere significative differenze sulla base della dimensione d’impresa. Nello specifico, il 72,6% delle richieste di moratoria che sono state ottenute in questi mesi sono riconducibili a società di capitali a fronte di una quota pari al 23,9% per le società di persone e del 2,3% per le ditte Individuali. Un altro dato significativo riguarda l’importo medio della rata mensile che è stata sospesa, e il debito residuo, pari rispettivamente a 2.796 euro e 136.689 euro.