La filiale Alessandria 1 di Poste Italiane racchiude 106 Uffici Postali, che sono dislocati nella parte settentrionale della provincia. Ta questi, ci sono Alessandria 9, Valenza 1 e Casale, che il 15 febbraio sono tornati in attività. La Stampa, nella sua edizione del giorno seguente, per l’occasione ha intervistato Chiara Franco, che dirige la filiale. “Dall’inizio dell’emergenza, abbiamo messo in sicurezza gli uffici, sia nell’interesse dei clienti che dei dipendenti – ha raccontato al quotidiano torinese – Tutti i 214 sportelli della provincia sono stati dotati di termoscanner per la misurazione della temperatura degli utenti: se supera i 37,5 gradi, non si entra. Tutte le postazioni sono state dotate di plexiglass e i dipendenti sono forniti di mascherina. Chi è impiegato a stretto contatto col pubblico ha la Ffp2, per abbattere i rischi. Gli accessi sono contingentati in base alle dimensioni degli uffici, ci sono percorsi definiti e sistemi di prenotazione, ad esempio per lo Spid, per limitare attese e code. Abbiamo davvero lavorato su molti fronti”. Lavoro che chiaramente è stato esteso anche le tre riaperture: “Erano stati chiusi a marzo 2020 ma li abbiamo sanificati lo stesso periodicamente e adottato le altre misure di sicurezza”.
Al passo con i tempi
La pandemia ha portato la società ad accrescere il livello di confidenza con alcuni meccanismi del digitale, provocando chiaramente qualche difficoltà tra i più anziani. Ma la Franco ha spiegato di essere rimasta positivamente sorpresa dalla capacità di adattamento tecnologico: “Gli anziani ci hanno stupito. Molti hanno capito che siamo in una fase drammatica: all’inizio abbiamo dovuto aiutarli, è ovvio, ma in tanti, anche per la pensione, ormai usano la carta per prelevare agli Atm e per altre opportunità, anche col supporto dei figli”.