Grazie alla connettività diffusa e a strumenti tecnologici piccoli e potenti, il digitale si sviluppa e si diffonde rapidamente. Acquistare prodotti in ogni angolo del globo, rimanere in contatto con parenti, amici, aziende e istituzioni attraverso e-mail, social, chat o videochiamate, gestire le proprie disponibilità economiche usando smartphone, pc o tablet, sono solo alcuni esempi di ciò che è possibile fare grazie all’evoluzione tecnologica e digitale. Una “buona” educazione digitale permette di essere più consapevoli e quindi di cogliere in tutta sicurezza le opportunità che più si addicono ai nostri gusti e bisogni.
Semplificare la quotidianità
Gli IOT sono connessi tra di loro e ci connettono con una molteplicità di strumenti e fonti di informazioni. Sono oggetti intelligenti che grazie al costante scambio di dati stanno creando un nuovo ecosistema digitale, consentendo di sviluppare nuove modalità di interazione tra umano e macchina grazie anche ai sistemi di intelligenza artificiale. Nel webinar di Poste Italiane “IOT: gli oggetti ci parlano” (in programma mercoledì 26 maggio alle 16 e visibile in streaming fino al giorno successivo) vedremo le applicazioni già in uso e le sperimentazioni in atto, e quanto queste possano contribuire a semplificare la nostra quotidianità.
L’osservatorio
Secondo la ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, alla quale ha partecipato anche Poste Italiane, la spesa degli italiani per l’Internet of things si divide equamente fra le applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (3 miliardi, -6%) e quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (3 miliardi, stabili rispetto al 2019). Sono 93 milioni le connessioni IoT attive in Italia, di cui 34 milioni di connessioni cellulari (+10%) e 59 milioni abilitate da altre tecnologie (+15%). Tra queste, emergono le reti Low Power Wide Area (LpwA), che raggiungono per la prima volta un milione di connessioni (+100%).