Italiani sempre più attenti all’ambiente e sempre più disposti a pagare un sovrapprezzo anche per viaggi e soggiorni sostenibili. A rivelarlo è ‘Obiettivo sostenibilità: nuove traiettorie di sviluppo per il turismo italiano’, il nuovo studio di Deloitte in collaborazione con Aiceo-Associazione italiana ceo che analizza l’impatto della sostenibilità sulla filiera del turismo italiano.
I dati
Il 64% degli intervistati dichiara che sono gli effetti del cambiamento climatico ad aver influito sulla considerazione di viaggiare in maniera più sostenibile – percentuale che sale fino al 71% quando si parla della Gen Z. A spingere a una forma di ‘turismo sostenibile’ è soprattutto il desiderio di tutela del territorio (60%), con l’obiettivo di preservare l’ambiente e la cultura di un luogo, e la volontà di riduzione dell’impatto ambientale tramite mezzi di trasporto ecologici (52%). Inoltre, il 63% degli intervistati ha dichiarato di prediligere mete turistiche locali per incentivare il turismo di prossimità e rivalutare i borghi del proprio Paese. Significative anche le percentuali di coloro che scelgono ristoranti che offrono prodotti a Km 0 (45%) o che si affidano a tour operator del posto per le proprie escursioni, prestando attenzione a dare priorità ad attività organizzate rispettose dell’ambiente (41%).
Nel settore turismo
Così, anche nell’ambito delle vacanze, sette intervistati su dieci dichiarano di riuscire facilmente a seguire comportamenti consapevoli, adottando misure pratiche per ridurre il proprio impatto nella località in cui soggiornano. Si tratta di comportamenti spesso mutuati dalle abitudini sviluppate in casa, come la riduzione degli sprechi tramite il riutilizzo delle bottiglie plastica (46%), la riduzione del consumo di acqua (40%) ed elettricità (39%). Oppure l’attenzione verso la scelta di mezzi di trasporto poco inquinanti sia per raggiungere la propria destinazione (44%), sia durante il soggiorno, ad esempio scegliendo la bicicletta o i mezzi pubblici per spostamenti locali quando possibile (37%). Ancora poco praticata invece è la compensazione delle proprie emissioni di carbonio tramite l’acquisto di carbon credits (13%). La sostenibilità, dunque, ormai è un fattore importante per dirsi soddisfatto della propria esperienza di alloggio (68%) e di viaggio (65%). Dalla ricerca, però, emerge che solo il 30% dei turisti dichiara di trovare con facilità informazioni sulle pratiche sostenibili delle strutture alberghiere o dei mezzi di trasporto. Ma non solo: i turisti segnalano anche una mancanza di chiarezza nella comunicazione. Solo il 30% ritiene che strutture ricettive e operatori di trasporto comunichino in maniera chiara le proprie politiche sostenibili e solo il 38% pensa che le strutture sostenibili siano facilmente riconoscibili e ben segnalate su siti di booking online, in agenzia o sul sito della struttura.