Le frodi informatiche ai danni dei cittadini sono purtroppo una prassi comune. Per garantire una sicurezza delle transazioni Poste Italiane da qualche settimana ha visto entrare nella sua piena operatività il nuovo centro per la prevenzione delle frodi. Agli “007” schierati da Poste Italiane per garantire la sicurezza informatica è stato dedicato un articolo del Tirreno.
Il lavoro del centro
Come spiega il quotidiano, nella struttura di Poste lavorano oltre cento specialisti, molti dei quali con una lunga esperienza nel campo della sicurezza finanziaria e della cyber security. Nel team anche giovani neolaureati selezionati dalle migliori università italiane. Per supportare adeguatamente l’operatività del centro, che “governa” l’intero processo di controllo, dalla prevenzione alla gestione delle operazioni sospette, sono state adottate le tecnologie più avanzate nell’attività di fraud management e di fraud intelligence, allo scopo di elevare ulteriormente il grado di sicurezza delle attività finanziarie dell’intero gruppo. Un importante contributo contro le minacce arriva dalle cosiddette tecnologie pre-autorizzative, che consentono agli operatori della piattaforma antifrode di valutare in pochissimi secondi i rischi legati alle transazioni fisiche o digitali. Gli stessi clienti, inoltre, sono in grado di tracciare più agevolmente i trasferimenti di denaro, ponendo immediatamente attenzione a quelli “sospetti”.
I numeri del centro
Il lavoro di contrasto ai delinquenti digitali da parte di Poste Italiane è immane. Ogni anno, infatti, con i suoi 35 milioni di clienti, oltre 20 milioni dei quali dotati di interazioni tramite web e app, Poste Italiane gestisce circa 2 miliardi e mezzo di transazioni, per un valore di circa 200 miliardi di euro. L’azienda detiene il 10% del mercato italiano dell’acquiring (pagamenti effettuati con carte di credito e di debito) con quasi cinque milioni di Pos fisici e virtuali. Il Centro di Prevenzione Frodi di Poste Italiane vigila 24 ore su 24 sulla sicurezza delle transazioni compiute negli oltre 12.800 uffici postali di tutto il Paese e online, attraverso le carte di pagamento, sulle operazioni di e-commerce e su quelle del ramo assicurativo di Poste Vita. Nel 2022 gli specialisti del Fraud Prevention Center hanno gestito oltre un milione di segnalazioni, sventando tentativi di frode per circa cinquanta milioni di euro.
Azione di prevenzione
Nel segmento delle carte di pagamento, in particolare, l’azione di prevenzione ha permesso di diminuire del 50% l’incidenza degli eventi fraudolenti ai danni di clienti di Poste Italiane, pari allo 0.0015% del totale, in controtendenza rispetto all’aumento del 90% registrato nello stesso periodo a livello mondiale. Per quanto riguarda i controlli sulle attività di Poste Vita, nei primi mesi del 2023 il Centro di prevenzione ha trattato con successo 6.200 casi, sventando frodi per valori ingenti.
L’uso delle IA
Si tratta di un risultato a cui si è arrivati grazie anche a un sistema basato sull’intelligenza artificiale, esteso all’ambito assicurativo e ai servizi di digital banking. Sono algoritmi creati ad hoc da un team di data scientist, esperti capaci di analizzare e interpretare notevoli quantità di dati. In questo modo è possibile elaborare un linguaggio naturale per identificare rapidamente i tentativi di frode. Per quanto riguarda l’impegno finanziario di Poste sia per bloccare le attività di riciclaggio sia per arginare i crescenti tentativi di frode, nel periodo dal 2018 al 2022 gli investimenti sono proseguiti con una media annua di venti milioni di euro, per un totale di un centinaio di milioni. In particolare, 49 milioni sono stati destinati al potenziamento dei sistemi di sicurezza informatica e cybersecurity. Altri 34 milioni sono serviti per rafforzare la gestione del rischio frodi, mentre 12 milioni sono stati investiti sui presidi anti-riciclaggio.