Bergamo: il lavoro di Gianpiero, il “portalettere dei nonni”

Il portalettere, da sempre, rappresenta una figura che è un punto di riferimento, fatta di fiducia, considerazione e riconoscenza. Un particolare che rende nobile la professione del portalettere viene confermato analizzando la storia professionale e umana di Gianpiero, che ogni giorno consegna lettere e giornali ai “nonni” del Don Orione, casa di riposo di Bergamo che ospita più di 200 anziani della città.

Gianpiero e una tappa speciale nella consegna a Bergamo

In un articolo pubblicato dall’Eco di Bergamo, si legge che Gianpiero viene ribattezzato “il portalettere dei nonni”, visto che ogni giorno porta, assieme al suo sorriso contagioso, buste, giornali e riviste agli anziani che vivono al Don Orione. Nel giro quotidiano di consegne, è senza dubbio una tappa speciale. Molti di questi anziani ricevono ancora lettere, riviste e giornali, che consentono loro di trascorrere parte del tempo impegnati nella lettura. Come descritto nell’articolo de L’Eco di Bergamo, il “postino dei nonni” parte tutte le mattine dal Centro Logistico di Smistamento di Bergamo, che predispone il lavoro per tutti gli altri centri della provincia, impiegando oltre 160 persone. Gianpiero è uno dei 31 addetti alle consegne in servizio nel capoluogo.

Portalettere da 34 anni

Dopo aver ritirato la corrispondenza, il portalettere inizia le sue consegne in città, fino al momento più atteso, quando si mette al servizio dei nonni, raggiungendo la casa di riposo Don Orione. Gianpiero è postino da ben 34 anni ed è “figlio d’arte”, visto che anche suo papà ha lavorato come portalettere: “Fare il postino non mi stanca mai – ha dichiarato il portalettere nella sua intervista al quotidiano bergamasco – perché è un lavoro che faccio con grande entusiasmo. Quando poi consegno la corrispondenza presso la casa di riposo, mi accolgono in portineria e non manca mai qualche ospite che viene verso di me, mi chiede il quotidiano o il settimanale tanto atteso, senza trascurare di rivolgermi un sorriso, accompagnato da qualche battuta spiritosa”. Oltre alla vita all’aria aperta, sono questi gli aspetti che rendono speciale il lavoro di Gianpiero: il contatto con le persone e la gentilezza di chi lo riconosce ormai come una figura familiare.