Roma, 9 apr – Superati i 30mila miliardi di dollari di investimen ti sostenibili nei cinque maggiori mercati globali: Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Lo afferma il Global Sustainable Investment Review 2018, il rapporto biennale della Global Sustainable Investment Alliance (GSIA) giunto alla sua quarta edizione.

Un incremento complessivo nell’ultimo biennio del 34% certifica la crescente attenzione riservata da investitori e risparmiatori verso questi strumenti finanziari. Come comprensibile, gli investitori istituzionali detengono la quota maggiore di tali investimenti ma la crescita del segmento retail è stata molto sostenuta passando da appena l’11% del 2012 ad un quarto del totale nel 2018.

Le strategie di investimento predilette sono: 1) l’esclusione di certi settori, compagnie o pratiche; 2) l’integrazione dei criteri ESG (environmental, social, governance) nelle analisi finanziaria; 3) engagement e azionariato attivo sui temi della sostenibilità.

Quanto alla dimensione geografica, Europa e Stati Uniti sono i due mercati principali, rappresentando complessivamente quasi l’85% del totale analizzato nel report ma è il Giappone che registra un balzo in avanti del 307%. L’Europa si conferma al primo posto per il totale degli investimenti con un volume di circa 14 mila miliardi di dollari (45% del totale) e con una crescita annua del 6% tra il 2014 e il 2018. Guadagnano terreno gli Stati Uniti che, registrando una crescita annua del 16% nello stesso periodo, sono rapidamente riusciti a raddoppiare il volume di asset sostenibili detenuti, sfiorando i 12 trilioni di dollari.

Il rapporto degli investimenti sostenibili sul totale degli asset under management (AUM) cresce praticamente in tutti i principali mercati – con gli Stati Uniti a quota 26% – l’Europa perde 4 punti nel biennio (dal 53% al 49%), probabilmente anche per effetto di standard e definizioni ESG più stringenti. Le distanze si assottigliano quindi tra le due sponde dell’Atlantico, nonostante le differenze nelle politiche perseguite e il grande impegno profuso dalla Commissione europea nel porre lo sviluppo e la finanza sostenibile al centro dell’agenda di riforma.

Se l’Europa intende affermarsi come leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici e nell’attuazione dell’accordo di Parigi – come affermato anche in occasione della presentazione delle prime proposte dell’action plan sulla finanza sostenibile – deve accelerare sul fronte degli investimenti.