Roma, 9 set – Nuove regole per la segnalazione dei movimenti anomali di contanti: è operativo dal primo settembre il nuovo strumento di controllo della Uif, l’Unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d’Italia, derivante dalla riforma del 2017 e partito dopo una consultazione con gli operatori. Al pari degli altri operatori, Poste Italiane dovrà fornire alla Uif i nominativi di chi supera il tetto di 10.000 euro, anche con più operazioni di importo inferiore.

La ‘comunicazione oggettivà dovrà essere fatta su base mensile e non comporterà l’automatica segnalazione di operazione sospetta..

Le operazioni dovranno essere individuate considerando “tutte le movimentazioni di denaro effettuate dal medesimo soggetto, in qualità di cliente o di esecutore; le operazioni effettuate dall’esecutore sono imputate anche al cliente in nome e per conto del quale ha operato”. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 settembre 2019 e riguarderà i dati riferiti ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.

I contanti in Italia restano ancora molto usati, rispetto agli altri paesi europei, malgrado la crescita di strumenti di pagamento come carte di credito, bancomat e bonifici. Oltre l’80% dei pagamenti resta eseguito in contanti con notevoli costi per gli operatori, per gli utenti e per la collettività: basti pensare alla sicurezza necessaria per proteggere le filiali e i rischi per gli esercizi commerciali di tenere in cassa somme rilevanti di denaro. E poi c’è appunto l’aspetto riciclaggio: come rilevava di recente uno studio della stessa Uif, i contanti sono usati maggiormente al Sud per una questione di arretratezza finanziaria e tecnologica ma gli usi anomali sono concentrati al Centro Nord, laddove l’economia muove risorse maggiori.