Una società anziana in un paese innovatore: ci sono diversi punti di contatto fra Italia e Giappone, fra Poste Italiane e Japan Post, che sono tanto lontane geograficamente, quanto vicine nella loro attenzione al cliente e alle zone in difficoltà del Paese.

Japan Post ha messo le nuove tecnologie a disposizione del segmento più anziano della popolazione giapponese. Al di là della finalità commerciale, qual è l’obiettivo sociale di queste iniziative?
“Japan Post ha iniziato a fornire il servizio Watch Over negli Uffici Postali gestiti direttamente in tutto il Giappone a ottobre 2017. I servizi includono: servizio di visita, con il personale dell’ufficio che visita regolarmente clienti anziani per segnalare le loro condizioni di vita ai familiari via e-mail; servizio telefonico, che ogni giorno effettua chiamate vocali automatiche per confermare le condizioni fisiche dei clienti, con i risultati comunicati ai membri della famiglia; servizio di chiamata, dove il personale di un’azienda di sicurezza si precipita a casa del cliente se richiesto in caso di emergenza. Oltre 10.000 persone utilizzavano questi servizi a partire dalla fine dell’anno fiscale, che si è concluso il 31 marzo 2018”.

Con il servizio Watch Over, Japan Post ha quindi il compito di rassicurare le famiglie delle persone anziane. Anche in Italia, soprattutto nei piccoli centri, i postini rappresentano un punto di riferimento per la comunità. Che fama hanno i portalettere nella tradizione e nell’immaginario collettivo giapponese?
“Secondo i risultati dell’indagine sulla soddisfazione dei clienti di Japan Post Holdings, l’80% dei clienti ha risposto di essere contento dei servizi che offriamo”.

Come immaginate nel futuro l’integrazione tra lavoro umano e quello delle macchine?
“Riteniamo che il numero decrescente della corrispondenza tradizionale, la società che invecchia e altri fattori ambientali esterni offrano un numero maggiore di opportunità di utilizzare innovazioni sulle nostre attività e per rivedere le pratiche di lavoro, e che per garantire una futura base di business stabile, la meccanizzazione sarà necessaria per garantire un’ulteriore riduzione dei costi”.