Don Antonio Staglianò, vescovo di Noto e Membro della Cei, profondo conoscitore delle zone di frontiera del Meridione d’Italia, sostiene che il ruolo di Poste Italiane e del portalettere sia un collante importante in molte aree del nostro Paese. “Nelle zone più difficili del Meridione – spiega – dove ci sono comunità che ancora vivono di una dimensione umana fondata sugli affetti e sulla comunicazione “paesana” la relazione umana è drammaticamente e paradossalmente conflittuale. Da una parte c’è chi tende al bene sommo, all’amicizia, alla solidarietà, dall’altra parte c’è una tensione verso la rottura, il litigio, l’ostilità”. In situazioni come queste, il postino, secondo don Staglianò, “è un collante perché non può limitarsi a fare da “trasportatore” senza nessun impatto sulle persone. Nelle grandi città la figura del postino è “invisibile”, nelle nostre piccole realtà è conosciuta, ha un nome, conosce le persone e quindi può entrare in una relazione umana calda e accorgersi delle difficoltà delle persone che incontra”.

Un segno di umanità
“In queste condizioni di effettiva fragilità sociale – prosegue il vescovo di Noto –  non si tratta solo di portare in modo meccanico una lettera ma di creare una relazione: se questo accade ha una rilevanza sia quando si portano buone notizie sia quando si portano cattive notizie. Il postino resta umano se vive il suo lavoro prima di tutto come essere umano. Il postino non può essere sostituito da un robot ed è bene che Poste Italiane continui a essere costituita da persone che vogliono restare umane. Poste Italiane mi rimanda all’Arma dei Carabinieri: dall’Unità d’Italia la sua presenza capillare rende ragione di un sentimento nazionale che ci collega tutti. Far sì che il postino resti un collante sociale rappresenta una sfida di umanità perché a lui sono affidate lettere di riconciliazione, importanti comunicazioni sul piano amministrativo ed economico, da cui dipende l’ordinata convivenza civile. Anche un sorriso, un saluto e un incoraggiamento di un minuto possono aiutare a risolvere i problemi esistenziali delle persone. Se il postino resta umano, ciò che è stato continuerà e migliorerà”.

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