La protezione dell’ambiente è una priorità che il Gruppo Poste Italiane ha introdotto nel proprio Codice Etico, nel quale riconosce l’importanza della sua salvaguardia come bene primario e si assume l’impegno di promuovere, nell’ambito delle proprie strutture, un uso razionale delle risorse e un’attenzione alla ricerca di soluzioni innovative per garantire una riduzione degli impatti ambientali generati dalla propria attività. La decarbonizzazione degli immobili e della logistica è uno degli otto pilastri compresi nel secondo bilancio integrato del Gruppo. Obiettivo dell’Azienda è, infatti, diffondere una cultura di tutela dell’ambiente, definendo al contempo in via sistematica piani di azione per la gestione efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia circolare, al fine di ridurre la propria impronta ecologica.

Ottimizzazione, risparmio, efficienza
Per farlo Poste, tra le altre cose, ha aderito al Progetto Platoon, finanziato dalla Comunità Europea con i fondi del programma Horizon 2020. Il progetto prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale che, utilizzando tecnologie di elaborazione distribuita e di analisi dei dati per la gestione real-time ottimizzata del sistema energetico, fornisce un efficace supporto agli esperti del settore. Attualmente in Poste, i tecnici EGE (Esperti Gestione Energetica) sono dodici, tre centrali e nove territoriali, e per acquisire queste competenze hanno seguito un percorso di certificazione che ne garantisce la professionalità e le competenze anche sul mercato esterno. Con i suoi 5 milioni di metri quadri di superficie fra centri di distribuzione per la logistica, Uffici Postali e direzionali, Poste rappresenta un partner ideale per gli obiettivi di questo progetto che vede coinvolti otto Paesi europei: Italia, Belgio, Francia, Spagna, Serbia, Germania, Svizzera e Polonia. L’obiettivo dell’analisi non è solo quello di ottimizzare l’utilizzo dell’energia e identificare i comportamenti da modificare, ma anche individuare le opportunità per ridurre le necessità di manutenzione e le interruzioni del servizio, ad esempio attraverso un uso più efficiente dei sistemi di climatizzazione e di illuminazione e l’applicazione e l’impiego dell’intelligenza artificiale per la previsione degli interventi di manutenzione.

I test del progetto
Dei 220 edifici di Poste che si trovano nell’area del Comune di Roma, 16 sono stati selezionati come “set” per il test del Progetto Platoon. Gli impianti di raffreddamento e riscaldamento installati nei nostri locali genereranno dati per la piattaforma “intelligente” di Platoon che suggerirà le azioni per aumentare l’intervallo tra i guasti e ridurre i costi di manutenzione. La stessa logica riguarderà il consumo legato all’illuminazione di ogni edificio allo scopo di pianificare azioni di ottimizzazione e rilevare le anomalie. Paolo Rangoni, Responsabile della gestione delle risorse energetiche di Poste, spiega: “Abbiamo un profondo interesse nella gestione di enormi quantità di dati per un elevato numero di edifici (circa 13.500). Il nostro background misto (economisti, architetti, ingegneri) e la collaborazione con DTO/Technology/IT ci consentono di fornire feedback per tutte le diverse fasi del progetto; la nostra curiosità ci dà l’energia per interagire con un team multidisciplinare come Platoon”. Grazie al progetto Platoon potremo contribuire a risolvere il “puzzle” determinato dai big data, dai rapidi cambiamenti e dalla necessità di dare valore alle informazioni richieste in questi campi.