Stefano Bellani, direttore generale di BancoPostaFondi SGR, spiega quanto è importante il gioco di squadra in Azienda. “Il gioco di squadra in una realtà di dimensioni contenute come la SGR è fondamentale. Svolgiamo un ruolo molto specialistico e ogni ufficio, ogni risorsa, deve fornire costantemente il suo contributo affinché gli obiettivi di business siano in piena sintonia tra loro. Per noi, ad esempio, è essenziale la condivisione delle informazioni, siano esse legate alle dinamiche dei mercati finanziari o all’evoluzione delle esigenze della rete o di altri soggetti del gruppo che serviamo. Ci avvaliamo di tutti gli strumenti tecnologici disponibili per farlo al meglio, e anche grazie a questi lavoriamo come un’unica realtà pur essendo articolati in due sedi: quella principale e storica di Roma e quella secondaria, aperta negli ultimi anni a Milano”. Recentemente la società ha anche affrontato con successo “la sfida di integrare nella SGR un gruppo di professionisti, proveniente dalla capogruppo, che si occupa della gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta: vi è stato un notevole arricchimento reciproco dei rispettivi know-how e significative sinergie operative”.

Oltre alle persone interne alla società, dovrà necessariamente coinvolgere la rete commerciale incaricata di vendere i vostri prodotti. In che modo?
“Siamo costantemente proiettati a fornire a BancoPosta e Mercato Privati gli strumenti di formazione e informazione utili per una corretta comprensione dei prodotti e delle dinamiche di mercato al fine di erogare una consulenza finanziaria di elevata qualità ai clienti finali: in quest’attività un supporto importante è dato anche da Anima, con cui il Gruppo Poste ha un accordo strategico pluriennale attraverso il quale beneficiamo della loro ampia esperienza come leader del mercato italiano del risparmio gestito. Inoltre. il ruolo della SGR come “competence centre” finanziario del Gruppo si esplica anche nei confronti di Poste e Poste Vita quali clienti istituzionali, attraverso la gestione finanziaria dei mandati e la consulenza nella definizione dei nuovi prodotti e servizi del mondo degli investimenti previdenziali”.

Il contesto attuale richiede nuove modalità di ingaggio e supporto per incentivare la squadra commerciale di Poste Italiane. Come si sta muovendo in questo senso BPF Sgr?
“Innanzitutto stiamo rafforzando tutti i canali di formazione e informazione a distanza, lavorando in modo coordinato con le strutture competenti di BancoPosta e di Mercato Privati: ad esempio attraverso l’organizzazione di webinar formativi erogati dal partner Anima, gli eventi periodici di approfondimento “Racconti di Finanza”, i contributi scritti e video inseriti all’interno della “Valigetta del Consulente”, che diventerà un “contenitore” sempre più completo e articolato anche con il contributo della Sgr. Inoltre, stiamo lavorando insieme alle altre funzioni aziendali di Gruppo al grande progetto di Poste legato all’evoluzione dell’offerta a distanza dei servizi e prodotti di investimento. La pandemia è un dramma profondo per tutti ma cercando di individuare alcuni effetti costruttivi ha contribuito ad accelerare le dinamiche aziendali e la sensibilità dei clienti verso una gestione della relazione in ottica multicanale; è una sfida che Poste, già leader nel presidio territoriale e nella relazione fiduciaria gestita “de visu”, può vincere attraverso gli investimenti tecnologici e l’innovazione dei processi e dei prodotti”.

Quali sono le azioni che BPF Sgr sta mettendo in atto in questo momento storico?
“È una fase complessa per i mercati finanziari: dopo il crollo dei mercati azionari di marzo, nonostante il parziale recupero degli stessi nei mesi successivi, la volatilità rimane elevata così come l’avversione al rischio degli investitori; d’altra parte mantenere troppa liquidità o investire solo nelle asset class poco rischiose comporta rendimenti nulli o addirittura negativi a causa del livello dei tassi ai minimi storici. Tutto il nostro impegno è quindi volto a gestire in modo prudente i portafogli affidatici dai clienti e dal gruppo, senza rinunciare a cogliere le opportunità di investimento e diversificazione che riteniamo promettenti in ottica di lungo termine anche alla luce delle valutazioni in alcuni casi più convenienti dopo il calo dei mercati. In questa fase abbiamo anche supportato Poste Vita nel definire meccanismi di diversificazione temporale del rischio che vengono attuati nella MultiRamo Progetti Futuri che possono aiutare i clienti a coniugare prudenza e controllo del rischio nel breve termine con esposizione ai mercati e potenzialità di rendimento nel medio lungo termine. Inoltre stiamo ampliando la gamma d’offerta dei nostri prodotti in coerenza con le potenzialità offerte dall’attuale contesto di mercato: ad esempio con il fondo Pir “BancoPosta Rinascimento”, che oltre a offrire i benefici fiscali dei Piani Individuali di Risparmio a lungo termine punta alla capacità di ripresa del tessuto economico italiano; oppure con nuovi fondi che punteranno ai megatrend economici in atto a livello mondiale, legati alle trasformazioni sociali e tecnologiche sotto gli occhi di tutti”.

Ci sono altre novità organizzative e/o commerciali in BPF Sgr, in qualità di competence centre finanziario del Gruppo Poste Italiane?
“Più che novità citerei alcune direttrici su cui stiamo già lavorando e su cui punteremo: il rafforzamento dell’organizzazione e delle competenze attraverso l’acquisizione di risorse interne ed esterne al Gruppo in grado di farci svolgere ancora meglio il ruolo di “servizio” verso Poste e di farci riconoscere sempre più come soggetto autorevole sul mercato del Risparmio Gestito; il potenziamento dell’attività di ingegneria di prodotto e di supporto commerciale della rete Premium e dei consulenti affluent, poiché servono i clienti su cui crediamo che Poste abbia i margini più interessanti per la crescita del risparmio gestito”.

BPF Sgr ha sempre portato risultati significativi al Gruppo. Quali sono gli obiettivi del prossimo triennio tenuto conto dell’attuale situazione economico-finanziaria legata alla pandemia?
“Gli obiettivi che ci siamo dati sono sfidanti se consideriamo quanto complesso sia l’attuale scenario economico finanziario a causa della pandemia. Le direttrici di crescita tengono conto del fatto che nel breve la raccolta dei fondi comuni sarà ancora moderata a causa della perdurante avversione al rischio della clientela, mentre il nostro ruolo di gestore dei fondi assicurativi di Ramo III di Poste Vita potrà registrare un incremento significativo per il ruolo centrale che i prodotti MultiRamo hanno nella strategia di Poste Italiane. In sintesi, considerando anche gli Asset derivanti dal mandato del Patrimonio BancoPosta, crediamo di continuare a rimanere tra i primi asset manager sul mercato italiano (attualmente 5° con circa 110 miliardi di euro) e di veder crescere in modo significativo i ricavi contribuendo in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di Piano del Gruppo Poste Italiane”.