Dopo la consegna di 373.600 dosi di vaccino in undici regioni, Poste Italiane, attraverso il Corriere Espresso SDA, ha tagliato il traguardo di oltre 1,5 milioni di fiale consegnate alle Asl di tutta Italia. In totale salgono così a 1.559.800 le dosi dei vaccini AstraZeneca e Moderna distribuite, numeri che confermano il ruolo da protagonista che Poste sta avendo nella campagna vaccinale. L’azione di Poste, come è noto, si snoda su due fronti: da una parte un enorme sforzo logistico per garantire il recapito dei vaccini, che viaggiano a bordo dei furgoni attrezzati con celle frigorifere, dall’altra la messa a disposizione, gratuitamente, di una piattaforma per permettere agli italiani di aderire velocemente, e in maniera semplice, alla campagna vaccinale attraverso quattro modalità: un portale, il call center, gli sportelli ATM (inserendo la tessera sanitaria) e i palmari dei postini. Una soluzione che è stata già adottata in sei regioni: Sicilia, Marche, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Lombardia.

La piattaforma nelle Regioni
A proposito della piattaforma online della struttura commissariale nazionale gestita da Poste italiane, sono quasi 90 mila – il dato è di ieri – i settantenni siciliani che in meno di ventiquattro ore si sono prenotati per la vaccinazione anti-Covid. Si sono registrate 88.696 persone: 29.863 per il target tra i 70 e i 74 anni e 58.833 per quello tra 75 e 79 anni. Le vaccinazioni per questa nuova categoria della campagna hanno preso il via nei Centri allestiti dalla Regione, attraverso la propria Protezione Civile, in tutta l’Isola. In Sicilia possono prenotare il vaccino i cittadini nati dal 1942 al 1951. Nei prossimi giorni, anche la Basilicata, dovrebbe rendere operative le prenotazioni, come confermato dal governatore Vito Bardi: “Ho apprezzato – ha dichiarato – che anche il Ministro della Salute abbia voluto coinvolgere un network così capillare sul territorio come quello di Poste italiane, che gode anche della fiducia della popolazione”. Ultima ad aderire, nei giorni scorsi, è stata la Lombardia, come annunciato dall’assessore al Welfare Letizia Moratti. Nella regione, particolarmente falcidiata dal virus, ci si affida a Poste per uscire rapidamente dalla crisi sanitaria.