vaccini lombardia poste

La Lombardia raggiunge 14 milioni di somministrazioni dei vaccini, un traguardo raggiunto anche grazie alla piattaforma di Poste Italiane per le prenotazioni, che ha permesso di utilizzare quattro diverse modalità per fissare l’appuntamento. “È un punto di grande importanza a favore nostra campagna vaccinale”, ha sottolineato Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia.  

Strumento di rilancio

Il contributo di Poste Italiane alla campagna vaccinale, non solo con i vaccini della Lombardia, e alla diffusione del green pass è di supporto anche all’economia del Paese. Oltre a contrastare il contagio, vaccini e green pass rappresentano infatti strumenti di rilancio. In particolare, secondo l’Ocse, “il settore dei servizi si è ripreso rapidamente in risposta al programma di vaccinazione lanciato dal Governo e alla diffusione del cosiddetto green pass. Le modeste barriere all’ingresso nei settori del turismo e dell’intrattenimento dovrebbero consentire una ricostruzione relativamente rapida della capacità produttiva”. 

Verso i livelli pre-pandemia

Lo studio economico realizzato dall’Ocse sull’Italia prevede che “l’economia recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022”, dopo una crescita per quest’anno stimata al 5,9%. “Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021”. L’Ocse auspica anche “un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata”, per “ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil”.

Ripresa dei consumi

“Le stime indicano una costante ripresa dell’economia italiana dagli effetti della pandemia da Covid-19, con un conseguente recupero dei livelli di attività del 2019 nel corso del primo semestre del 2022”. Maggiori investimenti pubblici, inclusi quelli generati dai fondi Next Generation Eu, contribuiranno a raccogliere in forma estesa gli investimenti privati nel 2022 che prevede “una ripresa dei consumi con il ritorno ai luoghi di lavoro e la minore incertezza che incoraggerà” le famiglie a ridurre il risparmio precauzionale”.