L’Ad di Poste Italiane Matteo Del Fante è intervenuto al webinar “Italia 2030. La Rivoluzione obbligata” organizzato dal magazine “Molto Economia” del Messaggero, nel quale ha sottolineato le prossime sfide su digitale e sostenibilità ricordando il ruolo dell’Azienda nella diffusione dello Spid e nella campagna di vaccinazione contro il Covid. “Secondo l’agenzia digitale sono 27 milioni le identità SPID rilasciate in Italia – spiega Del Fante – Come sappiamo, dal 15 ottobre tutte le amministrazioni pubbliche hanno dismesso tutte le password per i login e hanno scelto soltanto SPID per accedere a tutti i servizi che la PA può offrire”. Dopo aver tratteggiato lo scenario, nel webinar moderato da Maria Latella, Del Fante ricorda che Poste “ha fatto un grande sforzo di accompagnamento di questa iniziativa: abbiamo gestito solo nel mese di ottobre 50 milioni di accessi. Sull’identità digitale l’Italia ha ottenuto un risultato pazzesco, ora si è chiusa questa prima parentesi” e si va verso “l’apertura della seconda fase dove SPID può essere concesso per accedere anche a un servizio privato”, permettendo “una identificazione certa dell’individuo e una semplificazione della vita di tutti noi”.
Il ruolo sociale di Poste
Sulla sostenibilità, l’impegno di Poste Italiane abbraccia più aspetti: “Entro pochi mesi arriveremo a oltre 30 province in Italia dove consegniamo soltanto con mezzi elettrici – commenta l’Ad di Poste – C’è poi la parte importante che riguarda il ruolo sociale dell’Azienda e qui voglio ricordare che i nostri uffici sono rimasti aperti durante la pandemia, oltre ad aver fornito servizi digitali e, come detto, Spid. Un ruolo sociale che vogliamo continuare a dare. In una accezione ampia di sostenibilità, non posso non citare quello che abbiamo fatto nell’ambito del piano vaccinale: l’azienda oggi è arrivata a supportare 10 regioni su 20 tramite la propria piattaforma, attraverso la quale abbiamo prenotato più di 35 milioni di vaccini. Siamo adesso passati all’antinfluenzale e all’antipolio”.
La formazione delle persone
La formazione delle persone di Poste Italiane ha permesso all’Azienda di operare una trasformazione digitale che si riflette positivamente su tutto il Paese: “Tutto nasce dalla possibilità di offrire dei servizi digitali semplici online e all’ufficio postale – spiega Del Fante – Abbiamo iniziato 4 anni fa un programma molto importante di rafforzamento, con l’inserimento di nuove competenze del nostro ambito informatico, grandi sforzi di assunzione e di formazione di professionalità all’interno dell’azienda, che poi hanno prodotto degli strumenti che possono essere facilmente utilizzati dai nostri colleghi allo sportello. Ovviamente si fa formazione sul campo e abbiamo anche approfittato per potenziare l’apprendimento online durante la pandemia, per i pochi colleghi che potevano lavorare in smart working”.
Oltre le barriere digitali
Da qui, il ruolo sociale dell’Azienda con l’aiuto ai cittadini per superare le barriere digitali: “Per la parte più lenta e un po’ più indietro del Paese, le persone di Poste sono state un riferimento di educazione digitale negli anni. Abbiamo aiutato, per esempio, all’utilizzo delle carte di pagamento, con il Postamat agli Uffici Postali, spiegandone il funzionamento. Poi abbiamo insegnato ai cittadini come usate la Sim. Insomma, un accompagnamento sul campo che vogliamo continuare a fare. Ecco perché SPID può diventare anche uno strumento di riconoscimento”.
Visione strategica
“Abbiamo la visione strategica di un’azienda che chiamiamo “azienda-piattaforma” conclude Del Fante – per noi è importante che il cliente abbia servizi e prodotti di Poste che gli rendano la vita più facile. Quindi credo che per tanti anni ancora, tanti italiani avranno comunque bisogno di un punto fisico dove andare a risolvere un piccolo problema. L’esperienza di SPID ci ha insegnato che, comunque, l’80 per 100 dei cittadini sceglieva di completare l’operazione con un passaggio in Ufficio Postale. Abbiamo fatto una scelta di diversificazione di prodotto per giustificare il mantenimento della rete anziché una scelta di riduzione della rete dovuta al naturale calo del traffico”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.