Poste Italiane e la formazione: “Ci permette di crescere professionalmente”

Gli uffici postali sono il vero cuore pulsante di Poste Italiane, in ogni comune e provincia. Nel maceratese ce ne sono 94 e, come in tutta Italia, gli operatori sono costantemente sottoposti a formazione per essere sempre aggiornati al meglio. Poste Italiane ha continuato per tutto il 2021 ad investire incessantemente nella formazione, con l’erogazione di quasi 6 milioni di ore di formazione a livello nazionale e 36.000 ore di formazione in provincia di Macerata. Il Corriere Adriatico riporta la testimonianza di Nicola, 35 anni, operatore nell’ufficio postale di Recanati.

Formazione in presenza, ma anche a distanza

“L’azienda – spiega Nicola – ci mette spesso a disposizione dei corsi di formazione, ora in modalità e-learning, che spaziano in diverse competenze. Questa volta ho scelto di partecipare a quello denominato “L’importanza della proattività relazionale – Rc Auto”, che mi ha rilasciato l’abilitazione Ivass e quindi la possibilità di effettuare non solo una quotazione veloce (possibile in tutti gli sportelli), ma di effettuare preventivi Rc Auto e sottoscriverli direttamente”. I corsi permettono di dare risposte immediate alle esigenze dei clienti: “Qualche giorno fa – continua Mauro – mi sono accorto che un cliente stava pagando una rata di acquisto dell’auto, e riallacciandomi agli spunti e ai ganci commerciali consigliati dal tutor durante il corso, ho portato a termine una quotazione veloce che si è trasformata in sottoscrizione della polizza auto. La formazione in azienda è continua, costante e variegata e ci permette, attraverso metodi sempre nuovi e moderni, di crescere professionalmente”.

La certificazione Top Employer Italia

Grazie al costante investimento nella formazione – realizzato anche nella provincia maceratese – Poste Italiane ha conseguito per il terzo anno consecutivo la certificazione’Top Employer Italia” che conferma la leadership nelle politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane “Un risultato – sottolinea il quotidiano marchigiano – che assume un valore ancora più significativo poiché Poste Italiane è il primo datore di lavoro del Paese”.