Nell’ambito dell’impegno del gruppo sulla Diversity & Inclusion, il piano volto a promuovere la parità di genere, Poste Italiane arriva nelle scuole medie e superiori di tutta Italia, in collaborazione con il Consorzio Elis, coinvolgendo le proprie dipendenti come “role model” (modelli positivi cui ispirarsi) per portare la loro testimonianza professionale. L’obiettivo di Poste e del progetto Role Model è quello di fornire soprattutto alle ragazze modelli ed esempi che possano aiutarle a guardarsi dentro e a seguire le proprie aspirazioni, libere dai condizionamenti, dalle aspettative sociali e dagli stereotipi di genere.
La testimonianza
Federica D’Amico è una delle testimonial aziendali che ricoprono ruoli tecnici nei cosiddetti ambiti Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e che si sono messe in gioco per andare oltre il proprio lavoro. È stata lei a portare la sua esperienza ai giovani dell’istituto Tecnico Industriale Ferraris di Scampia, raccontando il suo percorso personale e professionale, per parlare soprattutto alle ragazze e incoraggiarle a seguire le proprie passioni. Federica si occupa di automazione in Pcl (Posta, Comunicazione e Logistica), dove approda nel 2005 con una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni e un master in Navigazione e Comunicazione Satellitare. Ogni giorno ha a che fare con gli impianti di smistamento postale, dunque, il suo “ufficio” sono i centri di smistamento, la fabbrica della logistica. “È vero – conferma – le donne che come me operano in questo ambito non sono tante, anche se da alcuni anni la presenza femminile è in aumento”. La passione per la matematica Federica l’aveva sin da piccola, e di questo deve ringraziare la sua professoressa delle medie: “È lei che mi ha entusiasmato e ispirato. Forse è stata lei la mia role model”.
Consapevolezza e fiducia
Sull’esperienza con le scuole Federica ammette: “Sono stati in particolare i ragazzi a fare domande sul percorso di studi in ingegneria, mentre le ragazze si sono mostrate più remissive. Durante il racconto della mia esperienza, molti erano sorpresi: credo che non si aspettassero che in Poste potessero esserci mestieri così innovativi. Questi progetti, che portano ai ragazzi un contributo di consapevolezza e di fiducia, ci aiutano al tempo stesso a trasferire l’immagine della nostra azienda, una realtà fortemente innovativa e con un alto contenuto tecnologico: grazie alle competenze e alle infrastrutture digitali, ormai quasi tutte le operazioni si possono svolgere da remoto”. Il progetto è in continua evoluzione e, dopo la prima tappa di Scampia, ne sono attese altre in diversi istituti scolastici napoletani.