Restituisce il portafoglio perso da un cliente: “Fare il portalettere significa anche regalare sorrisi”

Il rapporto stretto che si crea fra portalettere e cittadini si vede anche dai piccoli gesti quotidiani. Quello compiuto da Alberto Zecchin, 37 anni, che da 15 anni consegna la posta a Macherio, in Brianza, ha un valore ancora più importante perché ha aiutato una persona con disabilità. La storia è raccontata dal Giornale di Carate.

Il portafoglio nella cassetta

Come racconta l’articolo, Alberto, che risiede a Cesate, ha fatto di Macherio la sua seconda casa e dopo 15 anni di servizio conosce le storie di tutti i residenti e si prende cura di loro. Lo scorso 5 settembre ha trovato documenti e soldi all’interno di una delle cassette postali rosse dislocate nel Paese. “Tra le varie lettere – racconta alla testata lombarda – ho trovato un portafoglio, non so come sia finito dentro, magari qualcuno lo ha trovato e ha pensato di metterlo nella cassetta pensando che potesse essere riconsegnato. Ho verificato a chi appartenesse riconoscendo un utente domiciliato nell’area del mio giro consueto di consegna delle lettere e così mi sono attivato per riconsegnarlo allo stesso a cui, qualche giorno prima avevo recapitato la tessera da disabile”.

La gratitudine

Continua Alberto: “Sono molto grato ai macheriesi perché mi vogliono molto bene e io sono affezionato a loro. Questo lavoro per me è molto importante perché non è semplicemente consegnare una lettera o un pacco importante ma è anche dare un sorriso o un semplice saluto che ti gratifica il cuore”.

La consegna alla Polizia Locale

Alberto non ci ha pensato due volte e ha compiuto il gesto civico più logico, quello di consegnare tutto al comando della Polizia Locale che poi ha provveduto a consegnarlo al legittimo proprietario. Il quale nei giorni successivi lo ha ringraziato personalmente per questo suo gesto apparentemente banale ma molto importante perché all’interno c’erano tutti i suoi documenti. “Non credo di aver fatto nulla di straordinario, mi piace pensare che chiunque avrebbe fatto un gesto così normale e così umano”, ha sottolineato Zecchin, che ogni giorno consegna nelle case dei macheriesi corrispondenza e pacchi.