Ogni grande azienda dovrebbe impegnarsi per ridurre al massimo il proprio impatto ambientale. Sotto questo punto di vista Poste Italiane è tra i pionieri in Italia, grazie a diverse attività che il Gruppo vuole portare avanti per raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030. Affinché si possa garantire un business sostenibile è necessario affidarsi anche ad una rendicontazione precisa, chiara e in grado di individuare perfettamente l’impatto di ogni attività, sia sull’ambiente che sull’azienda. Invitato all’incontro dal titolo “L’innovazione nella rendicontazione”, tenutosi nell’ambito del salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Marcello Grosso, responsabile Sviluppo sostenibile risk e compliance del Gruppo Poste Italiane, ha portato proprio l’esempio di Poste e del suo report integrato.
Il report di Poste e la trasparenza
Sviluppare un report integrato è complesso, soprattutto in aziende delle dimensioni di Poste Italiane: Poste Italiane oggi ha infatti una rete di 12.800 uffici postali, 121 mila dipendenti, 586 miliardi di attività finanziarie totali e 35 milioni di clienti. Dietro un’attività di reporting integrato c’è una grande integrazione tra tutti gli attori dei vari processi aziendali e quindi una coesione e unità di intenti, oltre ad una integrazione tra aspetti finanziari e non finanziari. Attualmente Poste Italiane si trova alla quarta edizione del suo bilancio integrato: l’obiettivo è quello di fornire una descrizione completa della strategia adottata negli anni dell’azienda, cercando di rappresentare nella maniera più completa le performance finanziarie, ambientali e sociali di governance. Inoltre, sono diversi anni che Poste cerca di fornire anche una misurazione di quello che è l’impatto dell’azienda per il Paese, in termini di Pil, di occupazione e di imposte pagate. L’obiettivo del report integrato è quindi quello di comunicare in maniera completa e dettagliata i risultati raggiunti, evidenziando quella che può essere l’influenza reciproca tra contesto esterno, strategia, modello di business e le varie forme di capitale finanziario e non finanziario. All’interno del report si vuole anche misurare la capacità dell’azienda di raggiungere i suoi obiettivi: ovviamente il raggiungimento degli stessi è reso possibile grazie all’investimento nelle varie forme di capitale, che sia finanziario, umano, fisico, strutturale, intellettuale, sociale o naturale. Attraverso il report integrato si cerca insomma di rendere il più possibile chiaro il processo che governa la gestione dei capitali e degli asset di Poste Italiane, alla luce della sostenibilità e del raggiungimento degli obiettivi delle Nazioni Unite.
Poste Italiane e la pandemia
Un altro tema poi è quello dell’emergenza sanitaria, che ha posto un’ulteriore sfida: in primis quello di garantire la continuità del business, ma allo stesso tempo di farlo in maniera coerente con tutti gli obiettivi sia di sostenibilità che di opportunità finanziaria. In continuità con gli anni precedenti, è stato evidenziato all’interno del report, sotto rischi e opportunità, una tabella che sintetizza tutti i provvedimenti attuati dall’azienda per affrontare la pandemia e per minimizzarne l’impatto, i capitali necessari per realizzarli e i pilastri, al fine di garantire ai lettori una facile comprensione delle attività del gruppo nel clima emergenziale.
I pilastri della sostenibilità
Nell’ottica di fornire una rappresentazione coerente della propria attività in ambito ESG (Environmental, Social and Governance), Poste ha individuato otto pilastri, che rappresentano le varie direttrici: tra questi si trovano il sostegno al territorio e al paese, la decarbonizzazione degli immobili, l’integrità e la trasparenza, la diversity e inclusion, la finanza sostenibile, e, fondamentale per il primo datore di lavoro in Italia, la valorizzazione delle persone. Va segnalato che, quest’anno, sul tema dei pilastri, vi sono state alcune novità: per esempio, più che parlare di sostegno al territorio, si è voluto invece utilizzare la terminologia “valore al territorio”, per rappresentare al meglio ciò che Poste riesce a offrire ai luoghi in cui si trova. Con riferimento alla decarbonizzazione degli immobili e ai temi della logistica si è invece voluto parlare, in generale, di transizione green, per evidenziare il contributo che tutti i prodotti e le attività forniscono ad una strategia che è bene sia globale.
La doppia materialità
In anticipo rispetto a quelli che sono gli obblighi normativi, nel report integrato si trova trattato il tema della doppia materialità: si tratta dell’analisi dell’engagement esterno, che permette all’azienda di prendere in considerazione gli impatti significativi, attuali o potenziali, sulla società e sull’ambiente generati dalle proprie attività e delle attività della propria catena di valore; attraverso l’engagement interno il Gruppo ha invece tenuto conto dei temi di sostenibilità che possono influenzare positivamente o negativamente la propria strategia, la propria performance e il proprio posizionamento nel breve medio e lungo termine.