BancoPosta Obbligazionario

Fino al 23 dicembre è sottoscrivibile il nuovo fondo obbligazionario a distribuzione di proventi, istituito e gestito da BancoPosta Fondi SGR (società di gestione del risparmio del Gruppo Poste Italiane), che punta a beneficiare dell’attuale rendimento dei titoli obbligazionari, principalmente italiani. BancoPosta Obbligazionario Italia 6 anni rappresenta un’interessante opportunità d’investimento legata all’attuale livello dei tassi d’interesse in Italia, da cogliere attraverso una gestione professionale in grado di selezionare, acquistare, mantenere e monitorare attivamente un portafoglio di titoli, principalmente italiani, fino alla loro naturale scadenza. Una soluzione che punta a “catturare” per i prossimi 6 anni rendimenti che oggi sono ritenuti interessanti.

Le principali caratteristiche

  • Investire in Italia: il fondo investe in un portafoglio diversificato di titoli di Stato e obbligazioni societarie principalmente italiani (almeno il 70% del patrimonio).
  • Durata dell’investimento predefinita: orizzonte temporale definito di circa 6 anni (fino al 31 dicembre 2028).
  • Distribuzione di un provento annuale: un provento fisso e predeterminato nei primi quattro anni (2,00% del valore iniziale della quota di 5 euro, corrispondente a 0,10 euro per ciascuna quota posseduta) e un provento variabile (da 0% a 100% dei proventi conseguiti dal fondo) nel quinto anno[1]. A partire dal 1° gennaio 2028 il Fondo sarà del tipo ad accumulazione di proventi e pertanto non darà luogo ad alcuna distribuzione.

Obiettivo del fondo

Il Fondo, di tipo obbligazionario, mira a realizzare – in un orizzonte temporale di circa 6 anni a decorrere dal termine del periodo di collocamento – un rendimento del portafoglio in linea con quello espresso mediamente da strumenti finanziari obbligazionari corporate e governativi di analoga durata, attraverso un investimento in titoli denominati in Euro principalmente di emittenti italiani. Riguardo la distribuzione del provento annuale, la prima è nel 2024, l’ultima nel 2028.

[1] La distribuzione potrebbe non rappresentare il risultato effettivo della gestione del Fondo nel periodo preso in considerazione. Pertanto, l’ammontare distribuito potrebbe essere superiore al risultato effettivo della gestione del Fondo, rappresentando in tal caso un rimborso parziale del valore delle quote e quindi una diminuzione del loro valore.