tutelare il risparmio

Dopo i salvataggi bancari le tensioni sui mercati sembrano attenuarsi, ma vi è ancora una grande incertezza nel mondo finanziario. Antonello Di Mascio, responsabile del CVM Marketing Privati di BancoPosta, è stato ospite del Tg Poste, dove ha analizzato l’attuale situazione finanziaria, focalizzandosi poi sulle tecniche da adottare per tutelare il proprio risparmio.

La crisi delle banche

Nelle ultime settimane, sostiene di Mascio, “abbiamo assistito ad alcune crisi sporadiche in America e a una grande in Svizzera, anche se si tratta di problematiche completamente diverse: la prima è dovuta a un disallineamento tra la liquidità disponibile e i titoli sui quali la banca aveva investito, mentre il fenomeno Credit Suisse è dato da una cattiva gestione che si protraeva da anni”. Sono quindi due casi completamente diversi, con un tratto in comune: il ribasso dei titoli obbligazionari conseguenti al rialzo dei tassi di interesse. Per questo “adesso stiamo affrontando una sorta di ricerca di equilibrio tra la politica restrittiva delle banche centrali per domare l’inflazione, che dopo il Covid ed in conseguenza della guerra in Ucraina è esplosa, e la necessità di non impattare ulteriormente sul prezzo dei titoli obbligazionari” per non determinare ulteriori minusvalenze sui titoli posseduti. Una ricerca molto difficile, dal momento che “sono due spinte che vanno in direzioni opposte”. Si tratta comunque, secondo Di Mascio, di qualcosa di prevedibile: “È un fatto matematico: quando i tassi di interesse salgono i prezzi delle obbligazioni scendono. Era evidente a tutti che i possessori dei titoli di Stato, comprese le singole persone fisiche, potessero avere delle minusvalenze per effetto del rialzo dei tassi”. Le banche centrali, quindi, devono “trovare la giusta velocità nella politica restrittiva per domare l’inflazione ma contestualmente trovare anche quelle azioni per ridurre la volatilità e ripristinare la fiducia sui mercati finanziari”. Bisogna però essere fiduciosi, dal momento che “le autorità hanno tutti gli strumenti – e l’esperienza passata – per gestire le crisi”.

Tutelare il risparmio

Per Di Mascio “quando i mercati sono molto nervosi la cosa migliore è evitare di fare scelte affrettate o emotive. La cosa più importante è affidarsi a dei consulenti professionisti e quindi analizzare in dettaglio il proprio portafoglio, individuare i rischi e ragionando su un livello di rischio che si può gestire e sull’orizzonte temporale entro il quale si è investito”. “La storia ci insegna – prosegue – che la cosa migliore è aspettare e non fare nulla, dato che tutte le grandi crisi poi vengono superate, sia per motivazioni interne, per l’intervento delle banche centrali o perché l’economia si riprende”. Dopo i grandi ribassi, quindi “ci sono sempre i rialzi”, e ciò che conta è “evitare scelte affrettate, perché in questi contesti il mercato può cambiare molto velocemente e si può tornare ad un livello di tranquillità”. “Oggi – rassicura il responsabile del CVM Marketing Privati di BancoPosta – non siamo a livelli di volatilità estremamente elevati. È leggermente risalita, ma siamo ancora in una fase del tutto fisiologica, con i mercati che salgono e scendono e sono anche in una fase di riflessione e di valutazione sia dei livelli degli indici sia delle prospettive economiche”.

L’approccio di BancoPosta

Fondamentale, in questo periodo, è diversificare il portafoglio. BancoPosta, per esempio, “ha una parte rilevante del patrimonio dei clienti allocato sui Buoni Fruttiferi Postali che sono garantiti dallo Stato ed una componente allocata su polizze di ramo primo, che rappresentano la parte core del portafoglio”. A questo si aggiungono “le polizze multiramo e i fondi comuni per cogliere le opportunità di mercato”. L’approccio che Bancoposta adotta, e suggerisce ai clienti, è quello “dell’ingresso graduale verso un’esposizione all’andamento del mercato, sia mediante sottoscrizione delle polizze multiramo sia attraverso i piani di accumulo dei fondi comuni”. La diversificazione è fondamentale e, quindi, “non bisogna concentrare tutte le risorse in un unico prodotto, ma comunque diversificare per asset class, zona geografica e per valuta. La cosa più importante è creare un portafoglio perfettamente coerente con il proprio profilo di rischio del cliente, in termini di esperienza e orizzonte temporale nonché tolleranza al rischio”. Se si riesce quindi a “mettere in atto un orizzonte temporale corretto, diversificare e garantire un’aderenza del portafoglio reale del cliente al portafoglio modello, possiamo navigare all’interno dei mercati con una relativa tranquillità, in un’ottica di lungo termine. Certamente nel breve possiamo essere esposti a delle flessioni ma, guardando avanti, questo vuol dire poter cogliere altre opportunità”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.