Postepay: così decolla l’economia digitale

I pagamenti digitali fanno parte della vita quotidiana della maggior parte degli italiani. Nonostante alcune titubanze il settore è in continua crescita, come ha spiegato Marco Siracusano, amministratore delegato di Postepay, intervistato dal TG Poste.

Digitale e contanti

Nonostante l’Italia, secondo l’AD, sia sempre stato il fanalino di coda nel settore dei pagamenti digitali, negli ultimi anni si è registrata “una crescita importante, con tanti consumatori che, se non hanno sostituito completamente il contante con i pagamenti digitali, hanno iniziato ad adottare la carta quotidianamente”. Non si tratta solo dell’e-Commerce, che si è sviluppato molto durante la pandemia, ma di tutto il settore dei micropagamenti: “se prima acquistare un caffè con la carta era problematico”, ora per molti “è un’abitudine sia pagare, che accettare questo pagamento”. Per Siracusano questa è “un’evoluzione positiva”, che non comporta “nessuna sostituzione o impedimento del pagamento in contanti”.

Postepay e l’alfabetizzazione digitale

Il ruolo di Poste Italiane nell’avere “alfabetizzato i sistemi di pagamento” e aver instradato “un percorso di inclusione digitale”, è “sotto gli occhi di tutti”. Si tratta, racconta l’Amministratore Delegato, di “un processo di modernizzazione per tante fasce di cittadini che, grazie a Poste Italiane, si sono avvicinate o ai pagamenti digitali o alla digitalizzazione”. Basta pensare alla crescita della stessa PostePay, “nata come la carta dell’e-commerce, che è ancora”, e che, nel tempo, “ha aggiunto tanti altri pezzi, come il mondo delle app e dei portafogli digitali”. Siracusano ha anche ricordato che oggi “un pagamento su tre in Italia di e-commerce è fatto tramite una PostePay”, a conferma del ruolo svolto da Poste Italiane in questo processo. Un processo, però, che “non è finito” e che “intercetta un modo di consumare e di fruire delle proprie spese in maniera ormai inevitabilmente mista”.

Il ritorno del turismo

Un settore che sta vedendo un’importante crescita dei pagamenti digitali è quello del turismo. “Durante la pandemia – evidenzia Siracusano – l’e-commerce si era concentrato sull’acquisto di beni, con un drammatico calo dei servizi. Oggi, a pandemia superata, sono calati gli acquisti dei beni di e-Commerce ed è riesploso il mondo dei viaggi”. In generale, secondo quanto osservato da Postepay, il settore dei viaggi rappresenta “uno dei pochi acquisti incomprimibili degli italiani e degli europei”. Un sistema di pagamenti elettronici “facilita chi viaggia, sia nel proprio paese che all’estero, e facilita gli esercenti, che hanno molta più facilità nell’acquisire i pagamenti digitali”.

I progetti di Poste

“Il 2022 – per l’A.D. – si sta chiudendo molto bene sia per Postepay sia per la nuova entrata nel gruppo LIS, e tutte le previsioni dell’acquisizione sono state più che confermate”. “La sfida del 2023 è una sfida fatta di progettazioni”, già definite internamente da Poste, e che si svolgerà in “un contesto interno competitivo e mutevole”. Per l’amministratore delegato “la visione che il gruppo ha avuto nell’acquisizione di LIS e nell’integrazione con Postepay è molto importante per raggiungere gli obiettivi di un modello di servizio omnicanale di Poste Italiane”: un modello che vuole complementare “gli uffici postali con il digitale e la rete di prossimità, per fare in modo che tutti i clienti di Poste Italiane possano trovare il proprio un punto di contatto quotidiano”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste