Una giornata all’hub di Landriano: gli studenti della Bocconi nel cuore logistico di Poste Italiane

L’hub logistico di Poste Italiane di Landriano, nel pavese, è il più grande d’Italia. Nei giorni scorsi la struttura ha ricevuto la visita di un gruppo di studenti del Memit, il Master di Economia e Management dei Trasporti, delle Infrastrutture e della Supply Chain dell’Università Bocconi di Milano. Un momento importante di incontro e confronto fra Poste Italiane e questi giovani talenti che saranno i lavoratori e la classe dirigente del futuro, realizzato grazie alla partnership col prestigioso ateneo milanese denominata “Programma imprese associate”, che anche quest’anno organizzerà momenti di reclutamento e orientamento professionale.

La ricerca di nuove professionalità

Per l’hub di Landriano parlano i numeri: 80.000 metri quadrati di superficie totale, pari a cinque volte Piazza del Duomo a Milano, e standard tecnologici altissimi che permettono di gestire fino a 300.000 colli al giorno. In questa sede imponente sono arrivati i 20 studenti del Memit: “La collaborazione con la Bocconi dura da diversi anni – dice Marco Paratore, responsabile degli hub Sda di Poste Italiane – ma è la prima volta che gli studenti vengono ospitati in questa struttura. L’avvento di tutte le nuove tecnologie che stanno caratterizzando la struttura logistica del gruppo comporta la necessità di avere nuovi talenti, nuove professionalità. Il fatto di poter attrarre e avere qui neolaureati che possano essere interessati a questo settore è un aspetto importante”.

Mix fra competenze umane e automazione

Paratore sottolinea come per gli standard attuali sia sempre più importante arrivare al giusto mix fra competenze umane e automazione dei processi: “L’automazione è necessaria per gestire quantità di volume molto elevata – spiega -ma l’aspetto umano è altrettanto importante per la gestione dei processi stessi: questa non puoi demandarla alla macchina”.

L’esperienza sul campo

I neolaureati, durante l’incontro presso l’hub di Landriano, che ha previsto un tour della struttura e momenti di aula, hanno così potuto toccare con mano il cuore dell’infrastruttura logistica di Poste Italiane, modello di eccellenza organizzativa e produttiva: “Vedere come questa realtà si stia organizzando in maniera totalmente automatizzata è stato molto emozionante – dice una studentessa del Master – Queste uscite ci aiutano a fare esperienza su quello che abbiamo studiato. Ci aiutano moltissimo a vedere e toccare con mano quello che abbiamo studiato, sono molto formative”.

Avvicinamento al lavoro

Il professor Matteo Giuffrida, docente di Operation and Supply Chain Management, aggiunge: “Tutti loro nella seconda parte dell’anno devono fare un internship presso un’azienda, quindi questa è una prima fase di avvicinamento al mondo reale del lavoro”. Gli studenti del Master sono tornati a casa con un bagaglio di nuove competenze e una importante esperienza sul campo: “Ho trovato una tecnologia applicata in maniera ottima, una logica lean che non mi aspettavo – aggiunge un altro studente – e tanta innovazione soprattutto per l’Italia, dove non si vede tanto spesso un magazzino automatizzato. Sono orgoglioso di aver avuto la possibilità di assistere”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste