Telegrafista e giornalista, la vita di Matilde Serao rivive in una graphic novel

La vita, la figura e l’importanza sociale di Matilde Serao rivive in una graphic novel. Il volume, dal titolo “Matilde Serao. La voce di Napoli” è opera di Francesca Bellino e Lidia Aceto. Quella di Serao è una figura chiave per la storia del nostro Paese e anche per Poste Italiane: è stata giovane ausiliaria telegrafica a Napoli, prima di diventare prolifica scrittrice della Belle Époque nonché giornalista fondatrice, insieme con il marito Edoardo Scarfoglio, del quotidiano “Il Mattino”. Matilde Serao – ha ricordato nei giorni scorsi il Messaggero, presentando la graphic novel a lei dedicata – è la più importante delle figure di donne al timone dei giornali che, a cavallo tra i due secoli, con tripudi di francesismi, toilette e grafi che liberty allietavano il pubblico femminile, con articoli di moda, novelle, poesie, cronache teatrali. E anche la sua biografia è uno specchio di quei tempi.

La graphic novel

“Matilde Serao. La voce di Napoli” traccia dunque la biografia straordinaria della celebre giornalista. Ne emergono i tratti distintivi della sua personalità: l’amore appassionato per Napoli e la tenacia che ha caratterizzato la sua carriera. Attraverso illustrazioni dettagliate, il fumetto cattura i momenti salienti della vita di Matilde Serao, dalle sue prime esperienze giornalistiche fino all’audace passo di fondare un quotidiano. La storia si snoda tra le strade vivaci di Napoli, evidenziando il suo profondo legame con la città’ e il suo impegno nel raccontare le storie della sua comunità, una su tutte l’eruzione del Vesuvio.

Uno spaccato giornalistico

Il fumetto esplora anche le tecniche giornalistiche dell’epoca, offrendo uno sguardo affascinante su come Matilde Serao abbia affrontato sfide e trionfi nel mondo del giornalismo. La sua determinazione nel superare gli ostacoli e la sua abilità nel narrare storie diventano punti focali, ispirando i lettori a scoprire l’importanza della libera stampa e del ruolo delle donne nel giornalismo del XIX secolo.