Giovedì 12 marzo 2020. Il tempo della sorpresa mista a incredulità è ben lontano, come le zone di contenimento ristrette. Tutta Italia ormai è zona rossa. Le strutture di Poste Italiane, quelle centrali e quelle territoriali di Macro Area, sono state raggiunte da informative, istruzioni e procedure che si susseguono e aggiornano a ogni decreto governativo. È tutto nuovo, inedito, ma una cosa è chiara: bisogna correre, e più veloci del virus. Come se non bastasse il 26 marzo, giorno di anticipo delle pensioni di aprile sta per giungere alle porte di tutti gli Uffici Postali d’Italia. Tra i dipendenti e la clientela solo uno sportello, qualcuno blindato, qualcuno più recente no. C’è ancora una manciata di giorni per raccogliere idee e proposte che dal nulla possano diventare modello nazionale per aumentare gli standard di sicurezza personale. E accade. In meno di una settimana tutti gli uffici d’Italia vengono dotati di barriere flessibili in plexiglass, dette parafiato. Il nome spiega già tutto.
Come una freccia
Per capire come l’ennesimo incredibile gioco di squadra abbia permesso di realizzare l’impossibile bisogna tornare al day-one da zona rossa nazionale, venerdì 13 marzo. “Ho pensato a quello che mi dico sempre – racconta la responsabile di Filiale di Torino 2 – ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un’occasione persa. Senza pensarci due volte ho lanciato la mia idea: allestire i parafiato sugli sportelli sprovvisti di blindatura”. Parte la freccia e con lei la corsa contro il tempo per quella che sembra essere sì un’idea giusta, ma impossibile in tempi brevi. Tutta la Macro Area risponde compatta e organizzata a partire dal responsabile MP, coadiuvato dal Supporto al Business. Ma siamo al 17 marzo e bisogna essere veloci. Così, mentre la proposta arriva insieme ad altre sul tavolo del comitato centrale di Crisi a Roma, che in quei giorni instancabile coordina tutto lo stivale di Poste, entrano in gioco Immobiliare e Tutela per testare e verificare un prototipo. Da Roma arrivano autorizzazioni a procedere e si rilancia: il Nord Ovest da questo momento fa da pilota. L’obiettivo minimo è dotare di barriere trasparenti tutta la Macro Area a iniziare da Bergamo e Brescia, le città più in ginocchio, ma la sfida vera è distribuire e allestire i parafiato in tutta Italia. E il prototipo va rivisto, deve essere più alto.
Modello replicabile
Giovedì 19 marzo a Torino 74 è tutto pronto. In presenza del direttore di filiale di Torino 1 e degli ingegneri di Tutela e Immobiliare c’è la prima notizia buona: la struttura è leggera, a incastro, e può essere montata in cinque minuti anche dalle persone degli Uffici Postali. I tempi si accelerano ancora, il weekend è alle porte e, mentre il tam tam che parte da Roma allinea e allerta tutte le macro aree, la Nord Ovest da cui è partito tutto rinserra le fila, ha solo 24 ore di anticipo sulle altre per mettere a punto un modello organizzativo replicabile e condivisibile; da Risorse umane, all’Ufficio acquisti per i fornitori, passando per Tutela e Immobiliare. Nel frattempo, si attiva l’area logistica e recapito per la distribuzione e Mercato Privati farà in autonomia l’allestimento. Tutti i fornitori iniziano a produrre i materiali h24 nel weekend e in tutta Italia. Il team di PCL del Nord Ovest inizia a ricevere i primi pezzi nei tre centri di smistamento di Torino e di Roserio e Borromeo in Lombardia, i cui responsabili mettono in moto le loro volenterose squadre di trasportatori che, pur di consegnare per tempo, lavorano anche di domenica. Lunedì 23 marzo gli uffici di Bergamo centro e Brescia 6 sono tra i primi a ricevere e montare i plexiglass. Un record, ma era l’obiettivo minimo. Ventiquattro ore dopo tutta la squadra di Poste, insieme, alza le barriere da nord a sud, isole comprese. Sfida vinta. Certo, come tante in passato, sempre impossibili. Giovedì 26 marzo. Gli anziani a scaglioni iniziano a varcare le porte dei nostri uffici: qualcuno non sperava avrebbe avuto la sua piccola provvista mensile addirittura in anticipo in quel marzo e incuriosito avrà notato quelle pareti trasparenti alte e sicure. Gran parte delle nostre persone, protagoniste silenziose in quelle ore concitate, di sera davanti alla televisione stringendosi alle loro famiglie, avranno annuito guardando il nostro spot sulle pensioni che terminava con la frase “Facciamo tutti la nostra parte”.