Generare energia elettrica direttamente dal calore in un dispositivo composto solo da materiali superconduttivi. È quanto hanno ottenuto ricercatori dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano), dimostrando per la prima volta un fenomeno, chiamato termoelettricità bipolare, finora mai osservato sperimentalmente.
Gli sviluppi possibili della termoelettricità
I risultati, pubblicati su Nature Nanotecnology, aprono allo sviluppo di tecnologie quantistiche superconduttive, ad esempio nuovi sensori, e alla ricerca di nuovi materiali per l’aumento dell’efficienza energetica. La termoelettricità è la capacità dei materiali di convertire una differenza di temperatura direttamente in energia elettrica, sotto forma di corrente o di tensione.
Il commento del ricercatore
“Nei metalli superconduttori fino ad ora la termoelettricità era ritenuta trascurabile, e solo recentemente si è riusciti a generare fenomeni termoelettrici accoppiando superconduttori ad altri materiali”, spiega Francesco Giazotto di Cnr-Nano. “Il dispositivo che abbiamo realizzato, invece, è in grado di generare una tensione o una corrente elettrica in modo spontaneo, una volta che due superconduttori sono accoppiati con una semplice giunzione sottoposta ad un forte differenza di temperatura”.