Poste Italiane ha raggiunto, per il quarto anno consecutivo, la certificazione Top Employer, riservata alle aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane. Tania Giallatini, Responsabile Gestione Dirigenti e Selezione di Poste Italiane, ha spiegato al TG Poste l’importanza di questo riconoscimento.
L’importanza della certificazione Top Employer
“Il conseguimento, per il quarto anno consecutivo, della certificazione Top Employer per Poste Italiane, primo datore di lavoro in Italia, è una grande soddisfazione”, spiega Giallatini. Questa certificazione “conferma e dà concretezza al costante impegno aziendale, volto al miglioramento nelle condizioni di lavoro dei propri dipendenti e alla creazione di un ambiente di lavoro basato su principi di equità e merito”. Si tratta di una certificazione che “non arriva in modo automatico”, ma “a valle di un percorso di audit condotto dal Top Employer institute”, che valuta le principali pratiche HR adottate da Poste Italiane rispetto ai benchmark internazionali che tiene a riferimento. In sintesi, Poste è stata valutata “per la nostra formazione, per le nostre politiche di selezione del personale e di gestione e sviluppo e per le policy di diversity & inclusion”. “Poste Italiane – aggiunge la responsabile – ha scelto volontariamente, per il quarto anno, di essere sottoposta a tale audit e la certificazione conferma la solidità e la bontà delle nostre pratiche HR”, una certificazione che è anche “un investimento e un ulteriore stimolo al miglioramento continuo”.
Le persone di Poste
Essere il primo datore di lavoro in Italia “è una grande sfida, ma è soprattutto una enorme responsabilità”. Come viene evidenziato da Giallatini, non bisogna dimenticarsi che “la mission di Poste Italiane è quella di crescere responsabilmente, attraverso il contributo decisivo delle proprie persone, per il successo sostenibile, l’innovazione, la digitalizzazione e la coesione sociale del paese”. Il successo del Gruppo, infatti, “non è misurato solo dalle performance economico finanziarie”, ma anche da come “agiamo responsabilmente a servizio del paese, da come le nostre persone operano all’interno dell’organizzazione e dal grado di fiducia che le nostre persone hanno nei confronti della nostra azienda”. Le persone sono “la risorsa più preziosa per il conseguimento degli obiettivi strategici e per la creazione di valore stabile e duraturo nel tempo”. Poste, mettendo al centro il benessere dei dipendenti, adotta le “pratiche HR in linea con le best practice internazionali”, oltre a garantire un “impegno concreto alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, “attenzione alla formazione continua” e “sostegno alla genitorialità attiva”.
L’unicità di Poste Italiane
Poste Italiane è una realtà unica nel contesto nazionale. Come viene spiegato dalla responsabile, si tratta di un’azienda “che riassume in sé una molteplicità di ruoli e significati”: “siamo un’azienda, ma anche un’istituzione. Siamo prossimità e territorio ma anche digitale e omnicanalità. Siamo tradizione e innovazione”. “Poste Italiane – aggiunge Giallatini – produce valore ed occupazione per il nostro paese da oltre 160 anni. La storia di Poste coincide con la storia dell’Italia e, nel corso del suo lungo percorso, Poste Italiane ha dimostrato come interpretare le esigenze dei tempi significhi ripensarsi continuamente, senza tradire la propria identità ma evolvendosi costantemente”.
La capacità di “ripensarsi”
Proprio per questi motivi, la competenza più importante per le persone di Poste “è quella di sapersi ripensare, saper ripensare il proprio contributo e saper ripensare la propria energia affinché sia sempre utile all’azienda, senza però lasciare indietro nessuno. L’inclusione e l’innovazione sono due pilastri della cultura aziendale ed è proprio questo che cerchiamo di trasmettere a tutte le nostre persone, e in particolare a più giovani”. Una cultura aziendale che viene trasmessa “attraverso iniziative, progetti e processi che consentono di consolidare le competenze tecniche, sviluppare le competenze manageriali e stimolare la creatività e l’innovazione”. Allo stesso tempo si cerca di “sviluppare le competenze emozionali, nella consapevolezza che la creazione di un ambiente di lavoro basato su principi di equità e merito consenta, alle nostre persone, la piena realizzazione professionale in una condizione di benessere organizzativo”. Una strada da seguire “per continuare ad essere Top Employer”.
Qui sopra, il video del TG Poste.