Grazie al progetto Polis 7.000 comuni italiani con meno di 15.000 abitanti potranno godere delle “Poste del futuro”, come le definisce un articolo del Giornale di Vicenza. Nei nuovi uffici postali sarà infatti possibile contare su “Atm di nuova generazione, totem per l’erogazione automatica di servizi pubblici, vetrine informative interattive, servizi web sul posto e altro ancora per rendere complessivamente più facile e comodo l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione”.
“Un sogno che si avvera”
Sempre sul Giornale di Vicenza trovano spazio le dichiarazioni di Stefania Marchesini, sindaca di Zovencedo, “il primo Comune dell’Area Berica, e tra i primi cento piccoli Comuni a livello nazionale, a poter contare sulla realizzazione di un nuovo modello di ufficio postale”. Per Marchesini “si tratta di un sogno che diventa realtà. È dal 2020 che l’amministrazione comunale aveva iniziato a lavorare a questo programma con Poste italiane. Il nostro impegno è proseguito con i lavori di efficienza energetica allo stabile comunale che oltre alla sede municipale ospita al pian terreno l’ufficio postale. Il progetto Polis consolida quindi il lungo rapporto di collaborazione con Poste che ricambia con questo segno di attenzione verso piccoli Comuni come il nostro dotati spesso di pochi servizi. E questo è anche un primo passo verso la digitalizzazione dei servizi – conclude – che sta cominciando a interessare anche il nostro municipio nel rapporto verso i cittadini”.
Polis a servizio dei piccoli comuni
Del progetto Polis ha parlato anche un articolo pubblicato sulla Gazzetta d’Asti, nel quale si sottolinea la presenza di alcuni sindaci della provincia alla presentazione del progetto, come “Michael Vitello di Isola, paese tra i primi 100 in ordine di realizzazione” e “il sindaco Enrico Cavallero a rappresentare Costigliole”. L’articolo poi evidenzia come, grazie a Polis, “questi piccoli centri carichi di vita e di saperi, che spesso vengono dimenticati, isolati e che hanno spesso perso popolazione, avranno nuovi spazi e una piattaforma tecnologica che migliorerà i servizi”. “La difficoltà di accesso alla rete internet; la progressiva riduzione dei servizi, come la presenza di sportelli bancari e di uffici pubblici; le scarse possibilità di lavoro. Sono alcuni dei fattori che hanno messo a dura prova negli ultimi anni molti piccoli comuni che oggi rischiano lo spopolamento. Poste Italiane ha deciso di investire su questi centri per recuperare il loro apporto al sistema”. In questo modo “Poste Italiane si dimostra ancora una volta un’azienda strategica per lo sviluppo territoriale e locale e con ‘Polis’ rinnova il suo impegno a investire nei territori più piccoli e problematici”.
Gli uffici postali del futuro
Un accenno al progetto si trova anche su Il Nuovo Molise: il quotidiano locale riporta infatti la notizia della riapertura dell’ufficio postale di Macchia Valfortore, in provincia di Campobasso, dove sono terminati “i lavori di ristrutturazione della sede finalizzati ad accogliere, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto ‘Polis – Casa dei Servizi Digitali’; l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio”.
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