Le vecchie cassette postali rosse, quelle dove venivano imbucate lettere e cartoline quando social ed e-mail non erano ancora stati inventati, non hanno proprio intenzione di andare in pensione. Anzi, resistono e diventano smart, come racconta un articolo pubblicato sull’edizione di Empoli della Nazione.
Il fascino del cartaceo
Nonostante, sottolinea l’articolo, all’epoca del web, delle mail e di WhatsApp sono rimasti pochi quelli che continuano a “imbucare”, il cartaceo dà ancora certezze. E allora, quando capita di dover spedire la copia “originale” di un documento, si ricorre ancora alla busta con l’affrancatura. E quindi, lettera o cartolina che sia ciò che si vuole mandare a un ufficio o a un amico, sempre da quello strano contenitore deve passare prima di arrivare a destinazione.
Le nuove cassette postali smart
Quello delle cassette è comunque un servizio che è riuscito a stare al passo con i tempi, diventando smart. Poste Italiane, spiega l’articolo, sta infatti progressivamente sostituendo e installando le nuove cassette. Uguali nella forma e nel tipico colore rosso, le buche postali di ultima generazione sono un po’ più piccole e dotate di sensori utili per rilevare la temperatura, l’umidità, la pressione atmosferica, la quantità di polveri sottili e del biossido di azoto nell’aria. Tutti questi dati vengono regolarmente aggiornati durante la giornata. Le cassette smart sono anche in grado di inviare informazioni al palmare del portalettere sulla quantità di corrispondenza presente al suo interno. Questo ovviamente riduce l’impatto ambientale, perché evita il passaggio dell’operatore se la cassetta è vuota. In questa prima fase di ammodernamento sono interessati quattro comuni dell’Empolese Valdelsa: Gambassi Terme, Monta ione, Certaldo e Castelfiorentino dove è stato installato il nuovo modello di cassetta postale.
Empoli e le sue cassette postali
Sull’intero territorio dell’Unione dei Comuni dell’empolese sono ben 135 le vecchie buche delle lettere. Nel comune di Empoli le cassette postali per spedire la corrispondenza sono 35. La prima che balza agli occhi è all’ingresso della stazione ferroviaria. II box rosso porta i segni del tempo. Ha una sola fessura. Quindi si tratta di un “modello moderno”, perché precedentemente le cassette di impostazione avevano due feritoie: una per la città e un’altra per la posta destinata per fuori. Spostandosi in Valdelsa il record di numero di buche attive ce l’ha Castelfiorentino con 17 cassette rosse. Nel comune di Fucecchio, invece, ce ne sono 16. A Certaldo, tra capoluogo e frazioni, se ne contano 14; mentre Vinci e Cerreto Guidi ne hanno 10 a testa distribuite sul territorio comunale. Anche il comune di Montaione è piuttosto fornito: sono 8 le iconiche cassette rosse dove si possono imbucare lettere e cartoline. Stessa dotazione ce l’ha il comune di Montelupo Fiorentino. Montespertoli e Capraia e Limite, invece, ne hanno 6 ciascuno. Infine, a Gambassi Terme ce ne sono 5.