Babbo Natale passa da Brescia Montichiari. Almeno quello di Poste Italiane, visto che l’aeroporto Gabriele D’Annunzio dal 2018 è la casa ufficiale di Poste Air Cargo, la compagnia aerea di Poste Italiane. Da qui passa la merce che poi viene distribuita in tutto lo Stivale, isole comprese. In pratica, in questi giorni, tutti i regali natalizi e i messaggi di auguri arrivano a Montichiari e dallo scalo raggiungono poi le case e le cassette postali dei cittadini italiani.
Numeri da capogiro
Cifre importanti, quelle dello scalo bresciano con 23 milioni di tonnellate di merce l’anno, che nel periodo natalizio raddoppiano: “Montichiari – spiega al Giornale di Brescia Domenico Bellissimo, responsabile Ingegneria e Sicurezza Macro Area Nord Ovest di Poste Italiane – rappresenta uno snodo fondamentale per tutto il network logistico di Poste Italiane. Qui si attesta una rete veloce, chiamata rete San, che è composta sia da voli aerei sia da mezzi su gomma, che connettono tutti i centri di smistamento presenti in Italia. Per il Sud del Paese, Bari e Lamezia, e le isole, Catania e Palermo, Cagliari e Olbia, da Montichiari la merce parte in aereo. Il Centro e il Nord Italia sono invece connessi all’hub di Montichiari attraverso mezzi su gomma”.
Il superlavoro di Natale
Ogni notte, partono e arrivano sei velivoli della flotta di Poste Italiane, Boeing 737 che riescono a trasportare fino a dieci container dalla capacità di circa mille chili ciascuno, e Boeing 747. Il primo volo arriva da Cagliari intorno alle 11.20 di sera, l’ultimo verso l’una di notte. In questo periodo dell’anno, però, le tratte previste verso gli aeroporti di Bari, Lamezia Tenne, Olbia, Catania e Palermo vengono raddoppiate. “Dicembre per noi rappresenta il picco di lavoro con l’incremento di pacchi e di corrispondenza. In questo caso la necessità è quella di raddoppiare le linee sia dei voli sia dei mezzi su gomma per garantire maggiore capacità di carico e permettere il trasferimento di tutta la posta”, dice Bellissimo.
La gestione del traffico merci
La notte c’è un vero e proprio viavai di muletti, container trasportati avanti e indietro, e, nei magazzini, pacchi postali e corrispondenza smistati per raggiungere le località più lontane tutta Italia: “In quel momento – si legge nell’approfondimento – in aeroporto lavorano circa 170 persone, una decina di Poste italiane che si dedicano alla supervisione, il resto divisi tra la Catullo, per la gestione dei voli aerei, e la GDA Handling che opera nella movimentazione delle merci”. Da Montichiari, la merce viene smistata nei magazzini per la separazione, una parte dei pacchi e corrispondenza viaggia in direzione Sud, il resto raggiunge uno dei tre centri di smistamento della Lombardia: Roserio, Peschiera Borromeo e il centro bresciano di via Dalmazia. “Una volta scaricata dagli aerei – conclude Bellissimo – la corrispondenza viene portata in magazzino dove viene riposizionata sui carrelli e inviata alle varie destinazioni. I container blu vengono caricati sui voli, gli altri distribuiti su tir e camion per far sì che al mattino pacchi e lettere possano essere finalmente recapitati nelle case degli italiani”.