Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (la “Società”), riunitosi nella giornata di ieri sotto la presidenza di Silvia Maria Rovere, ha tra l’altro deliberato – su proposta dell’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, che ha contestualmente rimesso la carica di Direttore Generale – il riassetto delle funzioni apicali di governo societario, nominando con decorrenza immediata Giuseppe Lasco, già Condirettore Generale, quale nuovo Direttore Generale della Società. Al Direttore Generale Giuseppe Lasco, a riporto dell’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, è attribuita la responsabilità di gestire e coordinare le strutture aziendali del Gruppo. Rimangono a diretto riporto dell’Amministratore Delegato le attività relative al Patrimonio Destinato BancoPosta, i comparti assicurativo, di gestione del risparmio, e i pagamenti ed istituti di moneta elettronica.
Il commento dell’Ad
La nomina di Giuseppe Lasco come Direttore Generale di Poste Italiane è positiva per l’azienda, che secondo l’AD Matteo Del Fante può adesso contare su un vertice ancor più solido e unito. “Il Consiglio d’Amministrazione – ha detto Del Fante in un’intervista al TG Poste – ha preso una decisione molto importante, anche nell’ottica del prossimo piano industriale che sarà presentato al mercato il 20 marzo: da oggi io sono Amministratore Delegato e Giuseppe Lasco, con grande soddisfazione mia e un augurio da parte del CDA, è il nuovo Direttore Generale di tutta l’Azienda. Questo assetto stabilizza ulteriormente il vertice: io e il dottor Lasco – ha sottolineato Del Fante – lavoriamo insieme da anni e non abbiamo avuto temi sui quali non ci siamo trovati d’accordo e siamo sicuri che questo continuerà anche in futuro e credo che un’azienda che ha davanti a sé delle sfide così importanti possa solo beneficiare di un vertice saldo e in piena armonia”. Del Fante ha anche tracciato la strada verso il nuovo piano industriale: “C’è tanto sul piatto di noi di Poste e credo che aiutarci a tutti i livelli l’uno con l’altro è un grande segnale per l’Azienda. Se ci mettiamo l’energia e il senso di appartenenza che ci contraddistingue più di ogni Azienda del Paese non ce n’è per nessuno”.