Un legame indissolubile all’insegna del fairplay, della determinazione e del senso di appartenenza: quella tra Poste Italiane e lo sport è una condivisione di valori, che il Corriere della Sera ha oggi sottolineato in un lungo approfondimento.
Dalla nazionale di Poste alle mani di Zoff
Il quotidiano cita i “duemila dipendenti delle Poste che avrebbero voluto far parte della nazionale di calcio dai tipici colori giallo e blu. Dopo è toccato ad Angelo Di Livio, il ct, ex centrocampista della Juve e della Nazionale, il compito di selezionarne una trentina”. Poi un riferimento alla maxibandiera in occasione degli Europei vinti dall’Italia, con “1.200 impiegati che ci hanno messo la faccia” per arrivare ai francobolli iconici, su tutti quello firmato da Guttuso “emesso nel 1982, con le braccia di Dino Zoff disegnate mentre sollevano la Coppa del mondo vinta in Spagna; un quadratino dentellato «ripetuto», 40 anni dopo, stavolta con il ct Bearzot portato in trionfo dai suoi giocatori, per celebrare ancora una volta la storica vittoria al Mundial”.
Gli sportivi di Poste
Il Corriere ricorda poi i due pugili portalettere Francesco Musso e Carmelo Bossi, presenti e vincenti “sul ring delle Olimpiadi di Roma del 1960” fino ai giorni d’oggi con la postina Patrizia Aletta e la sua passione sportiva nel lancio del martello: “Patrizia, nel 2023, a Pescara, è riuscita a vincere due medaglie d’oro, una di bronzo agli Europei di Atletica categoria master e, pochi giorni fa, due medaglie d’argento agli Europei Master Indoor di Torun, in Polonia” ricorda il quotidiano. E infine, l’eterno Felice Gimondi, figlio di una postina, che “ha sempre ricordato quanto amasse starsene seduto sul seggiolino della bici”, mentre mamma Angela consegnava le lettere.