Roma, 10 set – Lo sbarco in Borsa della gigantesca compagnia petrolifera dell’Arabia Saudita, Aramco, avverrà “molto presto”, fermo restando che a decidere sarà lo Stato azionista. Lo ha affermato il neo amministratore delegato, Amin Nasser, a pochi giorni dalla nomina: la misura fa parte di un pacchetto di provvedimenti che hanno segnato un forte discontinuità sulle posizioni chiave del settore petrolifero del gigante Mediorientale, conferma come un elemento chiave del riassetto sia l’accelerare sull’offerta pubblica di vendita (Ipo).

“Il primo collocamento avverrà sul mercato nazionale, ma siamo anche pronti a quotarci fuori dal Regno”, ha aggiunto Nasser, incontrando i giornalisti durante il congresso sull’energia ad Abu Dhabi.

Secondo fonti vicine alla questione, citate da ricostruzioni di stampa concordanti, si partirebbe con il collocamento di una quota dell’1 per cento sull’indice Tadawul di Riad, entro l’anno. Successivamente, nel 2020, vedrebbe collocato un ulteriore 1 per cento. Il tutto puntando a raccogliere risorse anche per finanziare le ambiziose riforme del principe ereditario, Mohammed bin Salman.