La cessione del credito d’imposta è un servizio centrale per Poste Italiane. Lo ha spiegato Laura Furlan, responsabile BancoPosta, in un’audizione alla Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria sulle misure per la riqualificazione energetica e sismica del dl Rilancio, il cosiddetto Superbonus 110%. “Da un lato – ha spiegato Furlan – Poste Italiane vuole favorire l’accesso a questa norma essendo una rete distribuita e capillare su tutto il territorio, fisico e digitale, ed è anche un’azienda che ha una capacità fiscale importante e quindi può essere messa a disposizione di questa norma. Nella nostra interpretazione vogliamo aiutare i cittadini e le imprese che realizzano gli interventi di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e a sostegno degli immobili gestendo tramite i nostri Uffici e le nostre proprietà digitali la possibilità di cedere il credito proprio a Poste Italiane. La nostra è una cessione che avviene sia per i privati, sia per le imprese, sia per i liberi professionisti”.

 Il grande patrimonio di Poste
Furlan ha ricordato che Poste può contare su un patrimonio di 35 milioni di clienti e che ogni giorno nei 12.800 Uffici Postali presenti sul territorio entrano 1,4 milioni di persone. A questi si aggiungono i due milioni di utenti che usano i siti e le applicazioni di Poste, che gestisce 536 miliardi di risparmi. “Noi – ha aggiunto Furlan – non siamo una banca, ma possiamo acquistare dai cittadini, dai liberi professionisti e dalle imprese i crediti d’imposta che vengono generati nell’ambito di queste norme. Per noi la modalità può avvenire in qualsiasi canale dei nostri Uffici e nel sito. Perché con il solo vincolo di essere correntista, e facendo le operazioni di identificazione una sola volta, il servizio di credito d’imposta è semplice e caratterizzato dall’assenza di documenti e di pratiche aggiuntive, e dalla trasparenza del prezzo”. La cessione avviene in modalità diversa in funzione delle persone e dei segmenti. “Distinguiamo clienti con esigenze sopra e sotto i 5 milioni di euro – ha spiegato la responsabile di BancoPosta – abbiamo la possibilità di accedere direttamente a un simulatore in cui il prezzo viene esposto in maniera molto trasparente, invece per le pratiche molto più grandi li gestiamo uno a uno, perché possono sorgere personalizzazioni o esigenze particolari. Il servizio è già disponibile dal 19 ottobre e già nei primi giorni abbiamo iniziato a gestire le pratiche di alcuni clienti”.