Un portalettere come “cicerone” al castello di Mussomeli

Il castello è il simbolo di Mussomeli, nel Nisseno: un monumento maestoso che svettante dalla cima di un’alta rupe che domina la zona. Una sagoma famosa, raffigurata anche sui francobolli in lire della serie dei castelli con cui dagli anni ‘80 si affrancavano le lettere, come ricorda il quotidiano La Sicilia, che narra una vicenda legata alle persone di Poste Italiane.

La leggenda di Mussomeli

“È proprio una lettera, o meglio la mancanza di una missiva, uno degli elementi della leggenda più suggestiva legata al castello manfredonico” scrive il quotidiano, citando le parole di Maurizio, portalettere di Poste Italiane a Mussomeli: “Si dice che se percorri in silenzio i corridoi del castello puoi sentire i lamenti dei fantasmi delle tre sorelle – racconta – Clotilde, Costanza e Margherita, che vi furono rinchiuse per mano del fratello, il principe Federico. Secondo la storia, le tre donne sarebbero dovute sopravvivere grazie ai viveri lasciati loro dal fratello. Peccato che quest’ultimo, allontanatosi in guerra, mancò dal castello molto più tempo del previsto e al suo rientro trovò le donne senza vita. Se solo avesse avvertito qualcuno al castello del suo ritardo con una lettera…”.

Il ritorno di Maurizio

Maurizio di Mussomeli conosce strade e misteri, scrive ancora il giornale, ed è per questo che spesso è lui stesso a suggerire ai turisti i migliori percorsi. “Ho lavorato a Milano – racconta il dipendente postale a La Sicilia – Durante la mia assenza, però, rassicuravo la mia famiglia ripetendo che un giorno sarei tornato al castello, un po’ come il principe Federico”. E quest’anno è arrivata la grande occasione e il trasferimento nel Centro Recapito di Mussomeli.