Cambia tutto per l’e-commerce. Si è atteso tre anni e mezzo per l’applicazione della direttiva Ue del 5 dicembre 2017 ma ora ci siamo. È entrata in vigore la nuova normativa doganale per gli invii di corrispondenza e pacchi provenienti da Paesi extra Ue: dal 1° luglio si paga l’Iva su tutti beni che provengono da fuori i confini comunitari, anche quelli che hanno un valore inferiore a 22 euro. Per quanto riguarda le merci ordinate prima di luglio e che arriveranno in Europa successivamente, si pagherà l’imposta ugualmente, salvo che, nel caso di invii di valore non superiore a 150 euro, non lo si abbia fatto attraverso sistemi di prepagamento.
I vantaggi per i beni con valore sotto 150 euro
Questa stessa soglia fungerà da spartiacque per il futuro perché, per agevolare il pagamento dell’Iva, già dallo scorso 1° aprile tutti i venditori online possono registrarsi, in qualsiasi Stato membro dell’Unione Europea, al sistema Import One Stop Shop, il cosiddetto IOSS, che consente al cliente finale di pagare l’imposta sui beni di valore non superiore a 150 euro, importati da Paesi o territori extra-UE, al momento dell’acquisto, e quindi evitando ulteriori addebiti e facilitando i tempi di consegna. Gli invii per i quali l’imposta sul valore aggiunto non risulta assolta attraverso sistemi prepagati, infatti, sono soggetti al pagamento dei diritti postali di sdoganamento e in più la consegna sarà in questo caso subordinata al pagamento delle somme dovute dal destinatario dell’invio mediante contrassegno.