Agnese Pini, direttrice del quotidiano La Nazione di Firenze, è la vincitrice dell’edizione 2021 del Premio Matilde Serao, giovane ausiliaria telegrafica a Napoli prima di diventare prolifica scrittrice della Belle Époque nonché giornalista fondatrice, insieme con il marito Edoardo Scarfoglio, del quotidiano Il Mattino a soli 36 anni.
Il ruolo delle donne in Poste Italiane
Alla cerimonia di premiazione tenutasi a Carinola, in provincia di Caserta, dove Serao era cresciuta, era presente anche il Condirettore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco che ha ricordato l’impegno e l’attenzione dell’Azienda verso il ruolo delle donne. “Il 54% dei dipendenti attualmente in forza è donna. Il 46% tra quadri e dirigenti è composto da donne. Sono donne 1 manager su 3 ed il 44% dei componenti il CdA. Il 59% delle direzioni degli Uffici Postali è affidata a donne. Un esempio – ha sottolineato Lasco – che dovrebbe essere un modello nel mondo del lavoro”.
“Una donna lavoratrice”
Agnese Pini ha poi risposto alle domande del direttore del Mattino Federico Monga, sottolineando prima come è sbocciata la passione per il giornalismo che l’ha portata a dirigere lo storico quotidiano fiorentino (“Dopo l’11 settembre cominciai a leggere con foga tutti i giornali: volevo sapere i perché, conoscere cause e motivazioni di quell’evento”), poi ad analizzare l’importanza della figura di Matilde Serao. “In questa manifestazione c’è tanto, molto più di ciò che si possa immaginare – spiega Pini – con afflato, determinazione, passione state celebrando non una santa, una regina come a volte capita, ma una lavoratrice. Una di noi. Una donna che con il suo lavoro ha raggiunto successi insperati. E questa terra sta facendo un’operazione culturale, quella del recupero della memoria, di cui tutto il Paese avrebbe bisogno”.
Serao e le Poste
La figura di Matilde Serao è strettamente legata alla storia dell’Azienda: arrivò alle Poste di Napoli, nella vecchia sede di Palazzo Gravina, il 1° settembre 1874. Un’esperienza che non mancò di dare i suoi frutti dal punto di vista letterario con la pubblicazione nel 1886 di “Telegrafi dello Stato Sezione femminile”, vivace ritratto di un ambiente lavorativo in cui le donne avevano fatto ingresso da pochi anni cominciando a costruire la robusta intelaiatura “al femminile” su cui oggi l’azienda si regge.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.