Caramella Buona Onlus, Associazione nazionale contro la pedofilia, dal 1997 si occupa concretamente di tutela dei minori: prevenzione delle violenze, assistenza diretta alle vittime, ospitalità nelle Case Buone (appartamenti di prima accoglienza gratuita per donne e bambini vittime di violenza), tutela legale. Questa realtà opera da oltre 25 anni in un settore molto delicato e difficile, dove ancora l’ipocrisia e l’omertà alimentano la catena (crescente) degli abusi ai minori e alle donne. Negli scorsi anni la Onlus ha festeggiato il diciottesimo anno di fondazione al Salone d’Onore del Comando Generale della Guardia di Finanza in Roma, ospite del Comandante Generale, alla presenza delle massime autorità, della RAI (di cui è partner da anni) e di personaggi amici quali Gianni Morandi e Federica Sciarelli (Chi l’ha visto? Rai3), replicando l’evento con il patrocinio di Senato, Camera dei Deputati e Poste Italiane. Sono numerosi i riconoscimenti ottenuti, fra i quali il premio speciale (medaglia di rappresentanza) conferito più volte per alti meriti sociali, attribuito anche dal Presidente Mattarella. La Onlus ha anche ottenuto un riconoscimento mondiale dalla NATO, ritirato dal Presidente Mirabile presso il quartier generale di Bruxelles.
L’intesa con Poste Italiane
Secondo la dottoressa Anna Maria Pilozzi, Vicepresidente de La Caramella Buona Onlus “da anni Poste Italiane manifesta grande sensibilità verso la tutela dell’Infanzia e, al tempo stesso, sostiene l’operato de La Caramella Buona attraverso il supporto economico di progetti strutturati destinati a vittime di violenza ed eventi organizzati in diverse città d’Italia. Nello specifico – conclude la vicepresidente – ricordiamo la presenza di Poste Italiane quale partner sociale alla Cerimonia Premio Internazionale Liberi di Crescere presso il Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma e all’evento dello scorso anno organizzato a Fiuggi alla presenza di oltre trecento partecipanti”. Significativo anche il contributo offerto da Poste per il mantenimento della Casa Buona nel Lazio, sposando il Progetto “Adotta una Casa buona”, in cui Poste Italiane ha permesso alla Onlus di ospitare donne vittime di violenze con i loro bimbi anche durante il difficile periodo della pandemia.