Poste Italiane è da sempre attenta a supportare la genitorialità, sia con iniziative di formazione, sia con aiuti concreti, come un congedo parentale offerto a condizioni migliori rispetto a quanto previsto dalla legge. Significativa, in questo senso, è la storia di Daniele, neopapà e direttore dell’ufficio postale di Urgnano, raccontata dall’Eco di Bergamo.
Papà e direttore
“La nascita di Sofia è stata una gioia enorme – racconta -. Dopo i primi mesi in cui mia moglie ha usufruito della maternità obbligatoria e di una pausa dal lavoro, abbiamo subito inserito, fortunatamente senza grandi difficoltà, la bambina al nido. Ma come è immaginabile, capita che la bambina sia ammalata o debba fare i vaccini, in questo caso, dato che mia moglie per il tipo di lavoro che fa ha difficoltà ad assentarsi, sono io che mi sono organizzato con i colleghi ed ovviamente con l’azienda per prendere i congedi parentali quando necessario”.
Il supporto di Poste
Sottile racconta di aver trovato supporto in Poste anche con un cambio di mansione: “Fino a pochi mesi prima della nascita di Sofia io ricoprivo il ruolo di consulente commerciale in alcuni uffici della provincia di Bergamo, con la nascita della bambina non sarei più stato in grado di garantire la stessa flessibilità di orari di lavoro, così ho chiesto di cambiare ruolo. Dopo un periodo di formazione e affrancamento sono diventato direttore dell’ufficio postale di Urgnano”. “Anche il prossimo mese – conclude – prenderò un periodo di congedo parentale perché stiamo organizzando il battesimo di Sofia e ci ricongiungeremo con i nonni che ci aspettano in Sicilia”.
L’impegno di Poste per le proprie persone
Il quotidiano sottolinea anche come l’attenzione che Poste Italiane dedica ai dipendenti in ogni fase della loro vita, è stata confermata anche dalla certificazione “Top Employers”, ottenuta per il quarto anno consecutivo, dedicata alle aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane. Per le neomamme e i neopapà, l’azienda ha lanciato il percorso dedicato “Lifeed”, che ha come obiettivo anche quello di valorizzare le competenze maturate dai dipendenti durante l’esperienza genitoriale: la gestione del tempo, l’ascolto, la pazienza, l’empatia e la comunicazione.