È stata celebrata all’Ufficio Postale del Palazzo delle Poste di Pavia Centro di Piazza della Posta, la fine dell’intervento di restauro del Palazzo effettuato da Poste Italiane nell’ambito del progetto “Cento facciate”, iniziativa pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia.
Il plauso delle istituzioni per Cento Facciate
All’iniziativa hanno preso parte Fabrizio Fracassi, Sindaco di Pavia e per Poste Italiane sono intervenuti Ivan Antonio Russo, Project Manager “100 facciate Pavia” Immobiliare Macro Area Nord Ovest, Alessandra Mazza Direttrice Filiale di Pavia, Federico Sichel, Responsabile Relazioni Istituzionali Nord-Ovest e Annamaria Gallo, Responsabile Filatelia Nord-Ovest.
Orgoglio di Pavia
“L’intervento di restauro conservativo della facciata dello storico Palazzo di Poste Italiane a Pavia – ha dichiarato Federico Sichel – è motivo di grande orgoglio e conferma la scelta dell’Azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. Poste Italiane nel realizzare questo intervento restituisce oggi alla città di Pavia la bellezza di questo scorcio del centro storico”
I ringraziamenti del sindaco
“Ringrazio Poste Italiane per l’iniziativa che ha coinvolto questo palazzo storico della città, a quasi 100 anni dalla sua costruzione. L’intervento ha restituito splendore a questa piazza e i cittadini potranno godere di uno spazio di rinnovata bellezza” ha dichiarato Fabrizio Fracassi, il Sindaco della città lombarda.
La storia del Palazzo di Pavia
Il Palazzo di Piazza della Posta fu costruito tra il novembre 1920 e il maggio 1925 sotto la guida dell’Ing. Ottorino Modesti. Negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra si comincia a ripensare all’architettura urbana, per costruire edifici pubblici che conferiscano prestigio alla città. Fra questi anche il Palazzo delle Poste, inteso non solo come centro di servizi e come ufficio “direzionale” dell’Amministrazione postale, ma anche come punto di aggregazione sociale e luogo degli affari, quasi al pari di un ufficio “borsa”. Nel Palazzo la disposizione degli uffici segue la consueta ripartizione caratteristica di altri edifici postali dell’epoca, con ampio salone al pubblico al pianterreno per l’erogazione dei servizi postali e telegrafici, uffici della direzione al primo piano e sala apparati telegrafici al secondo.
Un pieno di opere d’arte
E’ di derivazione classica anche la decorazione degli interni, per la parte pittorica affidata ad Antonio Oberto, definito un “decoratore, grafico e illustratore della vita pavese”, con gli affreschi presenti nel salone principale al piano terra e al primo piano: al piano terra, nel riquadro centrale del soffitto, un’Allegoria della patria, assisa in trono mentre chiama i suoi figli al dovere delle armi; nei due ovali laterali, i familiari dei soldati che ricevono notizie dal fronte grazie al servizio postale, ritratti con realismo e in ambientazioni variamente caratterizzate. Al piano superiore Oberto dipinge, invece, un affresco a soffitto con quattro putti che reggono e affiancano gli stemmi della città e della monarchia sabauda.
Un annullo speciale
Per l’occasione è stato realizzato anche uno speciale annullo filatelico e una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo di Poste di Pavia presentati con una cerimonia di bollatura alla fine dell’evento. L’intervento di restauro dell’edificio di Pavia segue le numerose iniziative già effettuate su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.