Da sempre in prima linea tra le aziende che investono sui propri talenti e sulle loro competenze, Poste Italiane ha fatto della formazione un valore fondante, sorretto da dati e risultati che ne certificano l’eccellenza costruita nel tempo.
I numeri della formazione in Poste
Come si legge nell’Album “Speciale Imprese e Lavoro” di Repubblica “negli ultimi sei anni sono state erogate complessivamente oltre 30 milioni di ore di training, con l’obiettivo di aggiornare le competenze tecnico-manageriali e consentire lo sviluppo di nuove skills, anche alla luce della profonda trasformazione digitale in atto all’interno dell’azienda”. L’obiettivo è di aggiornare i dipendenti e creare nuove skill specifiche per target, come nel caso di sportellisti, portalettere, addetti assistenza clienti o venditori. Non a caso, l’azienda ha ottenuto per il quinto anno consecutivo la certificazione Top Employers, pensata per premiare le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione del personale.
Codice Etico e pari opportunità
Da novembre 2023, inoltre, l’azienda si avvale di un nuovo Codice Etico che si è aggiunto alle policy e linee guida aziendali per promuovere le pari opportunità. “In Poste Italiane su circa 120 mila dipendenti il 53,5% è di genere femminile (è donna il 46% dei quadri e dirigenti, così come il 60% dei direttori degli oltre 12 mila uffici postali) – fa sapere Repubblica – La recente Policy di Sostegno della Genitorialità Attiva ha introdotto piani personalizzati di welfare in base alle esigenze dei dipendenti con figli e programmi di coaching aziendale per sostenere le donne in fase di rientro dal congedo per maternità. Il sostegno al lavoro femminile si inserisce in un piano più ampio di attenzione ai temi della diversità e dell’inclusione. Il gruppo si è infatti dotato della Policy Diversity e Inclusion. Ai dipendenti che stanno vivendo un momento di fragilità per gravi patologie o malattie croniche o vulnerabilità invisibili è dedicata ad esempio l’iniziativa ‘Noi siamo qui’ che prevede percorsi di coaching per accompagnarne il reinserimento al lavoro dopo il rientro dalla malattia”, prosegue il quotidiano.
Le iniziative per il welfare
Sul versante del welfare, l’impegno di Poste Italiane riguarda diverse iniziative, come ad esempio l’erogazione, lo scorso novembre, di un bonus extra una tantum da mille euro a tutti i dipendenti al fine di sostenere il loro potere d’acquisto. O ancora, la possibilità di convertire tutto o parte del premio di risultato in servizi in diversi settori (istruzione, assistenza, tempo libero, trasporti e cultura al benessere). Come si legge su Repubblica: “Grande attenzione è in particolare dedicata al tema della salute: per i dipendenti è infatti previsto un piano di assistenza sanitaria complementare che è possibile estendere anche al nucleo familiare. Da tre anni Poste Italiane ha poi realizzato nel quartiere generale dell’azienda all’Eur ‘Poste Centro Medico’, struttura aperta a tutti i dipendenti e ai loro familiari che offre visite specialistiche, esami strumentali ed ecografici”.