Il co-working sta prendendo sempre più piede. Nell’era del lavoro smart, chi ha comunque bisogno di un ufficio ma non può permettersi un affitto, cerca sempre più spesso spazi condivisi dove poter lavorare in serenità. Ciò vale ancora di più per chi abita in realtà piccole, dove non sempre è facile uffici a disposizione. Come spiega un approfondimento di MF, Poste Italiane si prepara a offrire nelle proprie sedi spazi e attività di co-working.
Su tutto il territorio
Si tratta, come spiega l’articolo, di una rete di 250 siti dislocati su tutto il territorio nazionale: è già stata avviata la gara per l’affidamento dei servizi per la gestione di quegli spazi, oltre che per la fornitura della piattaforma tecnologica necessaria. La scadenza delle offerte è fissata per il prossimo 3 febbraio e il bando vale complessivamente più di 30 milioni di euro.
A sostegno dei piccoli comuni
“Il piano – ricorda l’approfondimento – rientra nel maxi progetto Polis finanziato con il Pnrr che prevede investimenti complessivi di 1,12 miliardi, di cui 320 milioni di euro a carico di Poste Italiane. A essere coinvolti sono in particolare 7.000 uffici postali nei piccoli centri urbani con meno di 15.000 abitanti perché l’obiettivo di Polis è di offrire servizi nei piccoli comuni, favorendo la coesione sociale e territoriale e puntando a contrastare il fenomeno dello spopolamento”.
Gli uffici postali cambieranno volto
Chiaramente gli uffici postali coinvolti, fra i quali 4.800 nei comuni sotto i 5.000 abitanti, subiranno una vera e propria trasformazione: saranno arricchiti con 4.800 postazioni per l’erogazione dei servizi pubblici self-service, lockers per la consegna di pacchi e altri servizi attivi 24 ore su 24, 4.800 vetrine informative interattive e 5.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Gli uffici postali coinvolti sono quindi destinati a cambiare volto anche per l’installazione di 1.000 impianti fotovoltaici e di 4.800 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale.
Prototipi
Ci sono già dei progetti pilota: “I primi tre prototipi a Fara in Sabina (Rieti), Campagnano di Roma e San Felice Circeo (Latina) – spiega l’articolo – sono già in fase di lancio, mentre entro marzo 2023 saranno pronti 18 sportelli unici finanziati con 20 milioni di euro di risorse di Poste”.